
Qualche numero prima di partire – 24 marzo 2023
Il campionato del mondo della MotoGP riparte finalmente questo fine settimana dalla pista portoghese di Portimão. I piloti si contenderanno il titolo conquistato lo scorso anno da Pecco Bagnaia su Ducati gareggiando in due gare ogni fine settimana, la sprint al sabato e la tradizionale la domenica.
Il campione torinese, che già nel 2018 si era aggiudicato il campionato del mondo della classe Moto2, è stato il secondo pilota a regalare alla Ducati il titolo piloti, a distanza di ben 15 anni dalla impresa dell’australiano Casey Stoner. Ma ovviamente é il primo italiano. Scorrendo l’albo d’oro, bisogna tornare addirittura al 1972 per trovare un italiano campione su moto italiana, il mitico Giacomo Agostini con la MV Augusta in classe 500. L’ultimo pilota azzurro a laurearsi campione del mondo, invece, era stato nel 2009 Valentino Rossi quando in sella alla sua amata Yamaha aveva raggiunto il suo nono alloro mondiale.
Bagnaia è solo il quarto pilota italiano a vincere un mondiale della top class in sella a una moto italiana. E lo ha fatto collezionando sette vittorie, ma ben cinque ritiri! In questo incredibile campionato, Pecco non solo è riuscito a recuperare i 91 punti di distacco che lo separavano dal suo rivale Quartararo, ma ha anche centrato un record di quattro vittorie consecutive in sella alla Ducati. Cosa che non era riuscita neanche a Casey Stoner che pure nel 2007 aveva vinto 10 delle 18 gare disponibili. In MotoGP solo Marquez, Lorenzo e ovviamente Valentino Rossi sono riusciti a imprimere una tale marchio alla stagione.
Prima di Bagnaia, si erano fregiati del titolo in sella ad una moto italiana Umberto Masetti su Gilera 500, due volte nel 1950 e nel 1952, Libero Liberati sempre su Gilera 500 nel 1957, e il già ricordato Giacomo Agostini con la MV Augusta 500 per ben sette dei suoi 15 titoli mondiali (1966, 1967, 1968, 1969, 1970, 1971, 1972).
Complessivamente solo sette piloti italiani si sono laureati campioni nella top class. Oltre ai citati, vanno ricordati Marco Lucchinelli (1981) e Franco Uncini (1982), entrambi iridati in sella a una Suzuki.
Quello di Bagnaia è il 21° titolo mondiale in classe regina per la nostra nazione che in questa classifica allunga la sua distanza nei confronti del Regno Unito (17 titoli), Stati Uniti (15 titoli) e Spagna (11 titoli). L’Italia vanta anche il primato del maggior numero di mondiali vinti da piloti in tutte le classi, 81, contro i 58 titoli di Spagna e i 53 del Regno Unito. Nella statistica sono inclusi i titoli della MotoE che, ad onor del vero, ha nomenclatura di World Cup e non di World Championship.
La MotoGP, dopo 11 anni, ritrova anche il numero 1 in griglia di partenza. L’ultimo a portarlo in pista era stato nel 2011 Jorge Lorenzo, che aveva preferito l’iconico simbolo di primato al suo tradizionale 99. Il pilota della casa di Iwata aveva deciso di rendere omaggio ad uno dei suoi idoli della sua infanzia, il tre volte campione del mondo Wayne Rainey, che era stato l’ultimo pilota a scendere in pista con una Yamaha con il numero 1.
Da quando nel Motomondiale c’è la MotoGP, dal 2002, quindi le ultime 21 edizioni, la Honda ha vinto undici titoli con Rossi (2002, 2003), Hayden (2006), Stoner (2011), e Marquez (2013, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019). A seguire la Yamaha che ne ha conquistati otto con Rossi (2009, 2008, 2005, 2004), Lorenzo (2015, 2012, 2010) e con Quartararo (2021) Gli altri tre titoli sono stati conquistati dalla Ducati con Stoner (2007) e Bagnaia (2022) e dalla Suzuki con Mir (2020).
Per quanto riguarda il circuito, invece, l’Autodromo Internacional do Algarve è lungo 4592 metri e presenta 15 curve di cui 9 a destra e 6 a sinistra. Molti piloti la definiscono una pista da montagne russe, visto le notevoli pendenze e contropendenze in cui ci si imbatte, dal 12% in discesa e il 6% in salita.
Noto più colloquialmente come Portimao, è stato inaugurato è stato inaugurato dalla Superbike nel 2008. La Motogp ci ha corso solo tre volte. Nel 2020 si era imposto Miguel Oliveira su KTM RC16 del team Red Bull KTM Tech3, nel 2021 Pecco Bagnaia sulla Desmosedici del team Ducati Lenovo e nel 2022 Fabio Quartararo su Yamaha YZR-M1 del team Monster Energy.
Il record appartiene a Pecco Bagnaia, che proprio nell’ultimo giorno di test svolto lo scorso 12 marzo, ha girato in 1.37.968. Tanto per fare un paragone, nei test di febbraio della Superbike, Alvaro Bautista con la Ducati Panigale V4R aveva fermato il cronometro in 1.39.035.