“Preferisco i motori”: campione del Mondo con la Francia, dice basta calcio, meglio il RALLY
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Giocare due finali mondiali e poi dimenticarsi del pallone: per il dopo-calcio la leggenda dei Bleus ha scelto il brivido dei motori.
Partecipare a un campionato del mondo è una soddisfazione per pochi giocatori, almeno rispetto ai milioni di milioni di giocatori presenti in ogni parte del globo. Vincerlo è riservato ad un’élite. Riuscirci per due volte vale invece un posto nella leggenda, concetto che riguarda ovviamente qualsiasi sport.
Allo stato attuale sono una ventina i giocatori che possono vantare di aver sollevato la coppa del mondo in due edizioni differenti, con Pelé unico a quota tre. Quasi tutti appartengono ad epoche piuttosto lontane e in particolare oltre la metà del “gruppone” è di nazionalità brasiliana ed è riuscita nell’impresa tra il 1958 e il 1962.
Per quanto riguarda il calcio a colori possono vantarsi di questo primato solo Cafu e Ronaldo, campioni a Usa 1994 e a Giappone-Corea 2002, sebbene il Fenomeno negli Stati Uniti non sia mai sceso in campo. Diversi sono invece giocatori che sono invece riusciti a disputare più finali, con esiti però antitetici.
Gli stessi Cafu e Ronaldo fecero il bis di finali tra il ’94 e il ’98 e lo stesso è capitato a diversi francesi protagonisti della spedizione trionfale del ’98 in casa e di quella conclusa con la sconfitta ai rigori contro l’Italia otto anni dopo in Germania. Zinedine Zidane su tutti, che a Berlino chiuse per sempre con i Bleus insieme ad un altro illustre compagno di squadra.
Dalla porta al volante, il mito del calcio francese ha voltato pagina
Tra i simboli della Francia campione per la prima volta nel ’98 non possono non essere citati Laurent Blanc e Fabian Barthez, baluardi della difesa nonché protagonisti dal famoso gesto scaramantico prima di ogni partita, con il difensore intento a baciare la pelata del portierone. Ebbene, quasi 30 anni i due amiconi non hanno quasi più nulla in comune.
Se infatti Blanc ha tentato con alterne fortune la carriera da allenatore, Barthez nel calcio è rimasto solo per qualche tempo, salvo poi lasciarsi sopraffare da un’altra passione, che l’ex estremo difensore di Marsiglia e Monaco non aveva potuto coltivare durante la gloriosa carriera da portiere, che nel 2006 in Germania lo ha visto andare ad un passo dal diventare il secondo della storia nel ruolo dopo Gilmar capace di vincere due mondiali.
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Campione tra i pali e non solo: l’iridato francese trionfa in Ferrari
Barthez si è infatti cimentato per anni come pilota di rally e non esattamente a livello amatoriale. Fabien ha infatti preso parte a tre edizioni della European Le Mans Series, nel 2014, 2016 e 2017, e addirittura alla 24 ore di Le Mans. Niente male per chi ha potuto fare esperienza in questo mondo solo dopo i 35 anni, prima e dopo altre fugaci apparizioni nel calcio come preparatore dei portieri.
Tra il 2010 e il 2012, infatti, Barthez è stato nello staff della Francia come preparatore dei portieri, incarico avuto anche al Tolosa tra il 2020 e il 2021, quindi dopo gli exploits da pilota. Peraltro nella carriera di FB con un volante in mano c’è anche una vittoria, quella del Campionato Francese GT, ottenuta nientemeno che a bordo di una Ferrari 458 Italia GT3 nel 2013.