ACCETTALO, SEI COLPEVOLE: Jannik Sinner, che batosta | Finisce tutto sulle prime pagine
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La sentenza definitiva sul caso Clostebol si avvicina e per l’altoatesino i guai non finiscono: nuovo polverone sul numero 1 del ranking ATP.
Due mesi all’alba. Jannik Sinner vede avvicinarsi il momento della verità, che purtroppo non riguarda l’esito di un torneo, il raggiungimento di un record o l’ultimo aggiornamento sul ranking ATP. La sentenza sul caso Clostebol sarà pronunciata il 16-17 aprile. E comunque vada sarà una liberazione.
La sabbia nella clessidra sta scivolando inesorabilmente, per il momento senza condizionare l’approccio del numero 1 del mondo a una stagione molto importante per la propria carriera. Dopo l’exploit del 2024 c’è infatti bisogno di confermarsi ad altissimi livelli. L’inizio è stato ottimo, con il trionfo-bis agli Australian Open, ma i fuoriprogramma sono sempre all’ordine del giorno.
Ne sa qualcosa proprio Jannik, che nell’anno solare concluso da meno di due mesi ha alternato gioie, ovviamente in proporzione superiore, a delusioni e preoccupazioni. Agli otto tornei conquistati, inclusi due Slam, vanno infatti aggiunte le noie determinate dall’infortunio all’anca, che hanno condizionato la stagione sulla terra.
Quasi negli stessi giorni nella mente dell’altoatesino si sono addensate altre nubi, quelle riguardanti appunto la doppia positività all’antidoping a Indian Wells. Quanto è successo e soprattutto gli sviluppi mediatici del polverone sono noti a tutti, non abbastanza il fatto che aver dovuto tenere dentro ansie e paure per quasi tre mesi, il tempo trascorso tra la notifica e la divulgazione della notizia, non ha di certo fatto bene a Sinner e al suo entourage.
Sinner senza pace: dopo Kyrgios spunta un altro accusatore eccellente
Eppure buona parte del dibattito mediatico sorto riguardo alla vicenda concerne proprio questo aspetto. Così dopo Nick Kyrgios, e dopo un Novak Djokovic che non è certo stato indulgente con il più giovane collega, il partito degli accusatori di Jannik si è ingrossato. L’”ultimo arrivato” non è un tennista, né uno sportivo, ma le sue parole sono state pietre nei confronti del calvario che sta vivendo il numero 1 del tennis mondiale.
Ospite del programma svizzero ‘Cliché’, è stato Fabrizio Corona a dire la propria opinione sul caso. Senza giri di parole, come nello stile del personaggio, anzi usando espressioni piuttosto crude per esprimere una posizione in sostanza simile a quella di Kyrgios, il “grande nemico” di Jannik. Tanti nemici, tanto onore? Può anche essere, anche se Corona è il primo connazionale così spietato nei confronti di Jannik.
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“Si prenda le proprie responsabilità”: tennis nel caos, attacco frontale al numero 1
“Sinner è assolutamente colpevole, deve prendersi le proprie responsabilità e dire che ha sbagliato. Se la giustizia non viene applicata per due pesi e due misure in base al business è vergognoso“ il Corona-pensiero. Nella sostanza secondo l’ex paparazzo Sinner sarebbe stato protetto dai vertici del tennis mondiale proprio attraverso la divulgazione posticipata della notizia.
Per quale motivo? “Non è che tu lo trovi positivo, poi trovi il modo per non farlo risultare positivo perché è l’elemento fondamentale del business, o perché il dualismo tra lui e Alcaraz fa crescere tutti gli introiti del tennis e allora lo fai continuare a giocare. Kyrgios è l’unico che ha avuto il coraggio di parlare”. Un punto di vista che non ha bisogno di spiegazioni e ulteriori dettagli, ma che di certo non scalfirà la concentrazione di Sinne verso i prossimi impegni agonistici. I traguardi da raggiungere nel 2025 sono tanti e le parole le porterà via il vento. Solo la sentenza non sarà scalfibile, così come il carico di tensione con cui il diretto protagonista sta convivendo da quasi un anno.