COSTRETTO AD ANDARMENE “per il bene dei miei cari e della mia salute”: l’annuncio choc stravolge il Campionato | “Siamo a un punto morto”
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La stagione calcistica sta per entrare nella sua fase decisiva, ma non per tutti: una big è sull’orlo di una crisi che sembra senza vie d’uscita.
Archiviato il mercato di gennaio, la stagione calcistica ha avviato la discesa che imboccherà alla fine dei campionati nazionali e delle coppe europee. Il pensiero dei dirigenti inizia ad andare al mercato estivo, ma non tutte le società avranno la fortuna di potersi dedicare con così ampio anticipo alla programmazione.
Cominciare a stimare in anticipo il budget che ci sarà a disposizione per la sessione estiva e magari iniziare a sguinzagliare i propri osservatori sui vari campi per seguire dal vivo gli obiettivi più sensibili è un passo fondamentale per recitare da protagonisti nei mesi più caldi della stagione e far sognare i tifosi anche quando il pallone non rotola.
Purtroppo, tuttavia, nel calcio moderno si tratta appunto di un privilegio per pochi. Il riferimento è in primo luogo a quei club destinati a stare in lotta quasi fino alla fine della stagione per un piazzamento nell’Europa più nobile. Le entrate determinate dalla Champions League, in particolare con questa nuova e ricchissima formula, spostano infatti cifre molto importanti a livello di bilancio.
Far parte o meno dell’élite europea è determinante per fare un mercato ambizioso, ma il discorso riguarda, seppur su scala inferiore, le società chiamate a combattere per il mantenimento della categoria. In qualcuno di questi casi, tuttavia, una retrocessione rischia di essere esiziale anche per la stessa sopravvivenza del club, soprattutto se i venti di crisi si agitano da tempo.
Dalla protesta alla resa: il declino di un’ex rivelazione
In Turchia la squadra del momento è l’Adana Demirspor, i cui giocatori sono stati protagonisti della clamorosa protesta attuata durante il match contro il Galatasaray. Il ritiro dal campo al 30’ dopo il rigore concesso alla capolista della Süper Lig ha fatto il giro del mondo. La sconfitta a tavolino è in arrivo, ma si tratta solo di un problema marginale nel calvario di una società che ha vissuto un’altra tappa importante nelle ore successive.
Poco meno di 24 ore dopo i fatti il presidente del club, Bedirhan Durak, ha infatti annunciato le dimissioni dall’incarico attraverso una nota ufficiale. Emblematico il fatto che Durak non abbia fatto il minimo accenno all’epilogo della partita contro il Galatasaray nello spiegare la propria decisione, presa “per il bene del mio club, della mia famiglia, dei miei cari e della mia salute”.
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Il presidente lascia, il futuro è nerissimo: tifosi senza parole
Tornata nel massimo campionato nel 2021 dopo 26 anni di assenza l’Adana ha vissuto successivamente un biennio glorioso, toccando addirittura il 4° posto nel 2023 con Vincenzo Montella in panchina e Mario Balotelli in campo. Poi, però, è iniziato il lento declino, legato al peggioramento delle condizioni economico-finanziarie del club.
L’avvicendamento alla presidenza da Murat Sancak a Durak non ha migliorato la situazione, anzi il campionato in corso aveva già assunto contorni drammatici per l’Adana, relegato all’ultimo posto con appena 5 punti e ben 17 partite in 21 partite, destinate a diventare 22. “Vedo con tristezza che siamo giunti a un punto morto” ha aggiunto Durak. La retrocessione è dietro l’angolo, ma rischia di essere il minore dei mali per una società e per la sua tifoseria, che dopo l’ennesimo ribaltone dirigenziale è costretta a fare i conti con un futuro che fa sempre più paura.