CACCIATO SU DUE PIEDI a un passo dalla Champions | Lascia il club ‘IMMEDIATAMENTE’: è caos, sostituito ad INTERIM
![Il trofeo della Champions League - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net](http://www.ilgiornaledellosport.net/wp-content/uploads/2025/02/Champions-League-Foto-Lapresse-Ilgiornaledellosport.net_.jpg)
Allenatori senza pace ad ogni latitudine: vincere può non bastare, l’esonero più clamoroso arriva prima del match dell’anno.
Le stagioni di transizione? Interessanti a parole, se solo si potessero attuare… Il calcio moderno è abituato a triturare i suoi protagonisti alla velocità della luce. Oggi si è campioni se si infilano un paio di prestazioni positive, corroborate ovviamente dai sempre salvifici risultati.
Pochi giorni dopo, tuttavia, si può diventare bidoni se le vittorie smettono di arrivare e di conseguenza società e squadra si avvitano in una spirale che non promette nulla di nuovo, tra nervosismo fuori e dentro lo spogliatoio e tensioni esterne che compromettono la serenità del lavoro quotidiano.
Ci vorrebbe un pizzico di equilibrio soprattutto in contesti nei quali la pazienza dovuta a un cambio di gestione tecnica e societaria deve imporre priorità. Perché se i famosi “progetti” non piacciono storicamente ai tifosi, che per definizione vogliono vincere sempre e comunque, ci sono momenti in cui la programmazione deve avere il sopravvento con qualche stagione, se non interlocutoria, quantomeno di “semina”.
Si prenda il caso della Juventus. Il cambio della guardia in panchina tra Max Allegri e Thiago Motta e il profondo ringiovanimento di cui la squadra è stata protagonista a livello di mercato hanno dovuto imporre una correzione allo slogan-tormentone “Vincere è l’unica cosa che conta”. Forse in assoluto, ma non quest’anno. Eppure nel ricordo degli anni gloriosi ai bianconeri si chiede sempre di vincere e convincere.
Dal trionfo alla crisi: pazienza finita e a pagare per tutti è sempre il mister
Lo sport è fatto di cicli e ciò che sta capitando adesso alla Juventus, ovvero la ricostruzione dopo la striscia-record di nove scudetti, e più di qualche ribaltone in società, riguarderà a breve-medio termine anche i club che adesso vanno per la maggiore. Si tratta di qualcosa di inevitabile, che non riguarda solo il calcio italiano, ma che è difficile da far digerire dopo grandi successi.
Una situazione di questo tipo è quella che sta vivendo una grande del panorama internazionale, protagonista anche in Champions League, oltre che delle recenti cronache di mercato. Il Feyenoord che ha ospitato il Milan nell’andata dei playoff della coppa più importante è infatti alle prese con giorni travagliati, culminati con una decisione clamorosa.
![L'ex allenatore del Feyenoord Brian Priske - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net](http://www.ilgiornaledellosport.net/wp-content/uploads/2025/02/Lex-allenatore-del-Feyenoord-Brian-Prieske-Fonte-X-Ilgiornaledellosport.net_.jpg)
‘Vinci e ti esonero’: ribaltone clamoroso nel top club, “Non vediamo progressi”
La dirigenza ha infatti deciso di esonerare l’allenatore Brian Priske proprio poche ore della gara del De Kuip contro i rossoneri. Una decisione clamorosa, presa dopo la vittoria in campionato per 3-0 contro lo Sparta Rotterdam: il club è però al quinto posto in classifica ed è uscito ai quarti di finale della coppa nazionale. “Sebbene il Feyenoord abbia ottenuto alcuni risultati impressionanti con Brian, soprattutto nella UEFA Champions League, la prestazione della prima squadra è stata troppo incostante negli ultimi mesi e, sfortunatamente, vediamo troppo pochi progressi strutturali” questo il commento del direttore generale e tecnico Dennis te Kloese per spiegare la decisione assunta dalla società.
Priske era subentrato in estate a Arne Slot, scelto dal Liverpool per la successione di Jurgen Kloop. Al tecnico uscente non è quindi bastato il buon ruolino in Champions. Certo, colpisce che la decisione sia stata presa a poche ore da una partita così importante, e dopo un mercato di gennaio che ha visto il club privarsi del proprio giocatore migliore, Santi Gimenez. Ma si sa, nel calcio le stagioni di transizione non esistono…