Home » “Ho deciso io di andarmene”: altro che Serie A | “Volevo essere allenato da lui e vincere il CAMPIONATO”

“Ho deciso io di andarmene”: altro che Serie A | “Volevo essere allenato da lui e vincere il CAMPIONATO”

Serie A - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Serie A – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il mercato di gennaio ha portato in Italia tanti nuovi campioni, ma è coinciso anche con addii pesanti: le verità del campione d’Italia.

Da tempo il calcio italiano non registrava a tutti i livelli una sessione di calciomercato di gennaio così intensa. In Serie A il volume di affari è stato notevole, ma oltre alla quantità non ha fatto difetto neppure la qualità e il discorso può venire applicato anche al campionato di Serie B.

È ancora presto per cantare vittoria e tornare a considerare il massimo campionato italiano un punto di arrivo per i più forti calciatori del mondo, anche perché la maggior parte dei top players sbarcati a metà stagione lo hanno fatto solo a titolo temporaneo, dallo juventino Kolo Muani ai milanisti Walker e Joao Felix.

L’eccezione è rappresentata da Santiago Gimenez, il nuovo bomber al quale il Milan ha affidato il compito di segnare i gol pesanti mancati nella prima parte di stagione per provare a raddrizzare un’annata parecchio tribolata. Certo, sull’altro piatto della bilancia va messo l’addio di Khvicha Kvaratskhelia, attirato dal super ingaggio propostogli dal PSG.

Il Napoli ha setacciato il mercato per quattro settimane per individuare un sostituto all’altezza e dopo aver accarezzato la possibilità di fare spesa da top club come Manchester United (Garnacho) e Borussia Dortmund (Adeyemi) ha dovuto ripiegare su Noah Okafor, esubero del Milan. Non è stata però quella dello svizzero la cessione più sorprendente del gennaio rossonero.

Se ne va un’altra colonna, il Milan smonta la squadra dello scudetto

Il 3 febbraio, ultimo giorno del mercato, è stato letteralmente febbrile per i dirigenti del Milan. Con Gimenez già rossonero e Walker prossimo all’esordio si sono infatti materializzati altri tre acquisti in poche ore, i prestiti di Joao Felix e Sottil e quello a titolo definitivo di Warren Bondo, compensato però da un addio sofferto.

Dopo cinque anni e mezzo si è conclusa l’avventura milanista di Ismaël Bennacer. Il regista franco-algerino era l’ultimo avamposto del centrocampo campione d’Italia 2022, che aveva già perso Sandro Tonali. Dopo i tanti infortuni degli ultimi tempi l’ex Empoli aveva perso centralità nel cuore della mediana del Milan. Da qui l’idea di accettare la corte dell’Olympique Marsiglia, trasferimento del quale il giocatore ha parlato in termini franchi durante la presentazione.

Ismael Bennacer -Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Ismael Bennacer -Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Addio al Milan, Bennacer vuota il sacco e va all’attacco

“Non sono qui perché volevano cedermi o perché mi hanno spinto a venire, sono stato io a dire alla dirigenza che volevo andare a Marsiglia” ha tenuto a specificare Bennacer, versione avvalorata poi poche ore dopo da quanto dichiarato da Zlatan Ibrahimovic. Poi un’ulteriore specificazione che sa di frecciata a Conceiçao, con il quale il centrocampista avrebbe avuto un diverbio nell’intervallo del derby di campionato, ultima presenza di Ismael in rossonero: “Ero un tifoso dell’OM da piccolo, c’erano stati contatti in estate, ma Fonseca contava su di me”.

Sottinteso: il nuovo allenatore no. Così come diversa è la filosofia di calcio delle due squadre: “Mi piace il gioco di De Zerbi. Vuole il possesso della palla per vincere, al Milan invece non erano focalizzati sul ruolo dei centrocampisti”. Bennacer ha poi salutato i tifosi del Milan con un lungo e toccante post, ma solo dopo aver messo i puntini sulle i sull’addio…