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DISASTRO IN SERIE A: si rompono tutto, tutti e due, STAGIONE FINITA | Costretti a operarsi subito: torneranno l’anno prossimo

Infortunio barella - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Infortunio barella – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Cosa c’è di peggio di un grave infortunio nel momento chiave della stagione? Subirne due o più: sfortuna nera a mercato chiuso.

Il calcio è quello sport in cui si gioca 11 contro 11, conta fare un gol in più dell’avversario (o subirne uno in meno, ma non è questo il punto adesso…), ma nel quale alla fine la differenza ad alti livelli può sempre farla la fortuna. Sotto forma di un palo, di un gol sbagliato per una zolla maledetta. Oppure di una serie di infortuni.

La variabile fisica sta avendo ormai un’incidenza sempre maggiore sull’andamento di un’intera stagione. Non si tratta di una tendenza degli ultimi anni, se è vero che da tempo gli staff degli allenatori comprendono figure specializzate nel cercare di prevenire gli infortuni muscolari o nel trattamento degli stessi.

Da preparatori atletici con metodologie all’avanguardia a addetti al recupero degli infortunati, senza dimenticare i nutrizionisti, nulla viene lasciato al caso, perché vivere una stagione con il minor numero possibile di assenti significa avere più chances di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, permettendo all’allenatore una sana gestione del turnover.

Poi, certo, c’è la componente dell’imponderabile, quella legata agli infortuni traumatici che non possono essere prevenuti. Qui c’è solo da sperare nella buona sorte e che la stessa non tradisca, magari a ripetizione, nel momento cruciale dell’annata. Proprio quello che è accaduto a un top team della Serie A.

Gli infortuni non danno tregua: ko in serie, la stagione è compromessa

La Juventus ha perso in poche settimane in autunno due difensori per il resto della stagione. Gleison Bremer e Juan-David Cabal con le rispettive ginocchia in frantumi hanno dato appuntamento alla prossima stagione, costringendo la società a muoversi sul mercato a gennaio per cercare di tappare le falle. Una possibilità che l’Atalanta ha potuto sfruttare solo in parte.

Proprio in giorni chiave della stagione, con il mercato di gennaio in chiusura e i playoff Champions in agguato, la Dea ha perso per il resto della stagione due pedine chiave come Gianluca Scamacca e Giorgio Scalvini. Entrambi sono finiti sotto i ferri pochi giorni dopo la fine del mercato e entrambi saranno costretti a vivere da tifosi la parte finale di una stagione che vede la squadra di Gasperini in corsa su due fronti.

Giorgio Scalvini - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Giorgio Scalvini – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Due titolari operati in poche ore: conseguenze terribili, addio scudetto

Che poi erano tre, ma proprio poche ore dopo la doppia sventura la Dea è stata eliminata dalla Coppa Italia per mano del Bologna. Solo un caso? Il contraccolpo psicologico per il gruppo è stato notevole, ma pure quello tecnico, perché, già privo di Lookman per qualche settimana e con la difesa a pezzi, Gasperini ha dovuto mandare in campo una formazione quasi di fortuna.

Scalvini, che era tornato in campo in autunno dopo la rottura del crociato a inizio giugno, è stato operato per la stabilizzazione gleno-omerale della spalla sinistra dopo l’infortunio subito a Barcellona. Scamacca, invece, ha subito un intervento per la lesione al retto femorale destro rimediata contro il Torino, cinque minuti dopo il ritorno in campo a sei mesi dalla rottura del crociato nell’amichevole di agosto contro il Parma. Gasp già pregustava l’alternanza con Retegui mai avuta nella prima parte di stagione. Sogno in frantumi, ma guai a fasciarsi la testa. Mola mia, Dea: tutto è ancora possibile.