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DISASTRO IN SERIE A: il Fair Play Finanziario BLOCCA IL MERCATO | Infrante le regole Uefa

Bandiera Uefa - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Bandiera Uefa – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il mercato di gennaio è stato scoppiettante in Italia, ma non per tutti: regolamento inesorabile, le conseguenze sono devastanti.

È un’”entità” di tre parole, due delle quali inglesi, perché la lingua di riferimento a livello internazionale lo è anche dal punto di vista calcistico, e fa tanta paura a tutti. Piccoli e grandi. Stiamo parlando del Fair Play finanziario e che sia interno o dettato dall’Uefa la sostanza non cambia.

Se infatti quello di matrice internazionale, se non rispettato nei dettagli, è potenzialmente in grado di determinare anche l’esclusione di una squadra dalle coppe europee, quello interno, le cui regole vengono dettate dalle singole federazioni, può non essere meno temibile.

Ne sa qualcosa il Manchester City, che a breve andrà a processo per ben capi d’accusa diversi, tutti riferiti al presunto mancato rispetto delle regole inglesi riguardanti gestione del bilancio e quindi di riflesso le operazioni di mercato svolte. La gamma delle possibili sanzioni è ampia, anche se lo spettro della retrocessione sembra sventato.

Nel dubbio, e temendo il possibile blocco del mercato per una o più sessioni, i campioni d’Inghilterra uscenti hanno investito a gennaio centinaia di milioni di euro per giovani talenti che nei piani del club dovranno rappresentare l’ossatura del nuovo ciclo destinato a partire dalla prossima stagione.

Serie A, quando il mercato lo fa il Fair Play: il top club è costretto alla resa

Non tutte le società possono però permettersi questo, anche perché ogni Fair Play ha appunto le proprie regole e in generale ogni campionato richiede parametri da rispettare. Per quanto riguarda la Serie A, ad esempio, l’indice di liquidità rappresenta una minaccia per molti club, come ha imparato sulla propria pelle la Lazio anche nel mercato appena concluso.

Il rispetto del Financial Fair Play Uefa, inflessibile con le società impegnate nelle coppe, condiziona invece da anni i movimenti della Roma. La “cambiale” sta per scadere, ma intanto anche nel gennaio appena concluso il ds Ghisolfi, come capitato al predecessore Tiago Pinto, ha avuto libertà limitata. Ad ammetterlo è stato lo stesso Claudio Ranieri commentando le operazioni fatte dal club giallorosso.

L'allenatore della Roma Claudio Ranieri - Foto - Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
L’allenatore della Roma Claudio Ranieri – Foto – Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Troppi paletti, Ranieri deve fare di necessità virtù: “Non avevamo alternative”

“Non potevamo muoverci per il Financial Fair Play, ma devo fare i complimenti a Ghisolfi perché ha trovato dei giocatori buoni” le parole del tecnico testaccino, riportate da ‘Calciomercato.com’, che ha accolto Rensch, Gourna-Douath e Salah-Eddine, dovendo invece rinunciare al tanto atteso vice Dovbyk. Del resto c’era da fare delle scelte per l’ultima volta, mentre in estate si potrà tornare ad investire senza paletti.

“Cosa potevamo fare, spendere soldi e poi stare fuori dall’Europa perché siamo andati oltre? Avevamo delle situazioni da rispettare e lo abbiamo fatto” la chiosa di Ranieri, al quale non resta che fare di necessità virtù prima di iniziare il nuovo corso da dirigente a Trigoria, che dovrebbe coincidere con la rivoluzione estiva romanista.