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“Arbitro, stanno giocando in 12!” | Assurdo, non se ne era accorto: confusione totale e PARTITA DA RIPETERE

Cartellino giallo - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Cartellino giallo – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

La tecnologia non basta, in Italia gli arbitri sono sempre nella bufera: l’errore più clamoroso del mondo però non riguarda un rigore…

Campionato che vai, polemica arbitrale che trovi. Non sembra esserci pace per la classe arbitrale, che ad ogni latitudine deve sopportare a scadenza quasi settimanale attacchi spesso tutt’altro che velati da parte di presidenti o allenatori, incapaci di accettare la fallibilità di chi deve prendere decisioni in pochi secondi in un calcio sempre più veloce e intenso.

L’introduzione della tecnologia non è quindi bastata a spegnere le polemiche, ma del resto non poteva che accadere questo, dal momento che anche al Var lavorano esseri umani, esposti in quanto tali alla possibilità di commettere errori, in apparenza anche inspiegabili, e magari determinati in qualche occasione dallo stress creato attorno al mondo del calcio e a partite particolarmente importanti.

Anche l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha perso la pazienza dopo l’infuocato derby pareggiato in extremis, non riuscendo a spiegarsi la decisione di arbitro centrale e soprattutto Var nella mancata concessione del rigore ai campioni d’Italia per il contatto tra Pavlovic e Thuram nell’area del Milan. Pochi giorni prima era comunque accaduto ad altri illustri colleghi di esplodere contro i fischietti.

Si pensi a Thiago Motta della Juventus, espulso due volte in poche settimane, contro Bologna e Torino, o ad Antonio Conte, durissimo a novembre nel commentare la concessione del rigore all’Inter nella sfida-scudetto terminata in parità. State calmi se potete, viene da dire, anche perché non sembra davvero esserci limite alla gravità e all’inspiegabilità degli errori che possono venire commessi.

Quando l’arbitro sbaglia… i conti: il più incredibile degli abbagli è realtà

Basta assistere a partite internazionali, di altri campionati o di coppe europee, per accorgersi come il metro arbitrale sia totalmente diverso. Forse, più della singola decisione, il problema maggiore cui vanno incontro le squadre italiane è proprio questo, ma del resto sarebbe un discorso che porta lontano, fino ad una cultura sportiva che in Italia porta a perdere troppo tempo anche in maniera ostruzionistica nel corso delle partite.

Può però capitare anche di assistere all’estero a errori assai più marchiani e clamorosi di quelli che tifosi e addetti ai lavori devono “sopportare” in Italia. L’ultimo esempio arriva dal massimo campionato olandese, che resta uno dei più importanti dopo la top 5 delle leghe europee, ma in cui è accaduto qualcosa di difficilmente spiegabile e accettabile.

I 12 giocatori del Fortuna Sittard contro l'Herenveen - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
I 12 giocatori del Fortuna Sittard contro l’Herenveen – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

In campo in 12, ma la colpa è tutta… della lavagnetta

Durante la partita tra Heerenveen e Fortuna Sittard il direttore di gara non si è infatti accorto che per quasi un minuto gli ospiti hanno giocato con un uomo in più. “Galeotta” la doppia sostituzione effettuata dal Fortuna al 43′ della ripresa, nel tentativo di rimontare il 2-1 per il’ Heerenveen. Il secondo giocatore sostituito dal tecnico ospite non è effettivamente uscito dal campo, complice un’errata segnalazione della lavagnetta luminosa.

La più incredibile e non consentita delle superiorità numeriche è stata notata subito dall’allenatore dell’Heerenveen, un certo Robin Van Persie, e dopo circa 60” la situazione è tornata a norma. Il Sittard ha curiosamente trovato il pareggio poco dopo che in campo si era tornati a giocare 11 contro 11, ma è stato tutto inutile. La partita sarà infatti ripetuta, sicuramente con un arbitro e un quarto uomo differenti. Per quelli protagonisti del “fattaccio” è facile pensare a una sospensione piuttosto lunga…