Basta, è finita: fai le valigie e vattene | Atalanta, notte da incubo: la ‘favola’ va in frantumi, non si torna più indietro
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Alta tensione in casa Dea: le aspettative sono altissime, è bastato un pareggio per scatenare l’inferno. Conseguenze imprevedibili.
Mai dire Torino per l’Atalanta, che sembra aver trovato nei granata la bestia nera della propria stagione. Dopo la sconfitta esterna dell’andata, alla seconda giornata, la Gasperini-band non è riuscita a ottenere la rivincita nel match casalingo, caratterizzato invece da polemiche e rimpianti.
Tra gol annullati, rigore sbagliato e uno invocato, ma non concesso, i nerazzurri hanno lasciato il campo con l’amaro in bocca. Poco importa che Inter e Napoli non siano poi riusciti a vincere, mantenendo quindi intatte le distanze tra le prime tre della classe.
Il tecnico della Dea, del resto, non ha mai parlato apertamente di scudetto e la politica di allenatore e società è quella di tenere il profilo basso, che non vuol dire affatto non avere ambizioni. Tradotto, anche “solo” partecipare alla prossima Champions League sarebbe molto importante per la società, sul piano economico e non solo.
Per questo motivo il mercato di gennaio è stato condotto in maniera aggressiva, con gli innesti di Maldini in attacco e di Posch in difesa volti a colmare le lacune che si erano venute a creare a causa dei numerosi infortuni che avevano colpito i due reparti. Certo, la speranza è che davvero l’infausta notte contro il Torino non porti delle conseguenze nel lungo periodo.
L’Atalanta e quel pareggio indigesto: lo sfogo di Gasperini fa rumore
Lo sfogo del quale Gian Piero Gasperini è stato protagonista nel post-partita, tanto in conferenza stampa, che soprattutto ai microfoni di DAZN, ha infatti lasciato il segno in tutto l’ambiente atalantino. Tifosi e addetti ai lavori hanno ormai imparato a convivere con quelle esuberanze caratteriali di cui il principale artefice del “miracolo Dea” si rende ciclicamente protagonista.
Chi invece non ha mai gradito troppo questo tipo di eccessi pubblici è stata proprio la proprietà dell’Atalanta. Quel profilo basso di cui sopra, infatti, rappresenta per la famiglia Percassi, ma anche per il socio di minoranza Stephen Pagliuca, non solo una “strategia” per proteggere la squadra, bensì un vero e proprio stile di vita, che non riguarda solo il campo degli affari.
![Gian Piero Gasperini - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net](http://www.ilgiornaledellosport.net/wp-content/uploads/2025/02/Gian-Piero-Gasperini-Foto-Lapresse-Ilgiornaledellosport.net_.jpg)
Gasperini-Atalanta, il rinnovo resta un giallo: la società si guarda attorno
Un concetto che può essere esteso anche a tutto il popolo bergamasco e al tifo atalantino, certo deluso per le decisioni arbitrali subite contro il Torino, ma lontano da queste proteste plateali. Per tutti questi motivi ai piani altissimi del club si sta iniziando a ragionare sulla possibile svolta tecnica da imprimere a fine stagione, senza per questo deporre le ambizioni.
In altre parole il ciclo di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta potrebbe concludersi dopo nove, eccezionali stagioni, a prescindere da quali saranno i traguardi raggiunti al termine dell’annata. Alla base ovviamente non ci sarebbero valutazioni tecniche, bensì le considerazioni di cui sopra e una generale valutazione sull’opportunità di chiudere un’era e aprirne un’altra. Il divorzio del resto fu già sfiorato la scorsa estate, quando Gasp ammise pubblicamente di aver riflettuto sulla proposta del Napoli. Dopo aver declinato quell’offerta Gasperini si riavvicinò all’Atalanta, ma il rinnovo del contratto più volte annunciato non è mai stato ratificato. Forse è solo un caso, ma unendo i puntini…