L’addio fa sorridere la ‘casa madre’ per metà: Milan-Maldini, l’intrigo a tre tra Monza e Atalanta | Altro che clausola
L’attaccante figlio d’arte taglia anche l’ultimo filo che lo legava ai rossoneri: il suo passaggio alla Dea fa contenti tutti.
Triestina, Milan, Torino. E ancora Spezia, Empoli, Monza e ora Atalanta. Si tratta dell’elenco aggiornato delle squadre in cui hanno militato i componenti della dinastia più illustre del calcio italiano, quella composta dalle tre generazioni della famiglia Maldini.
Nonno Cesare, papà Paolo e ora il figlio di quest’ultimo, Daniel, che ha già ampiamente superato il numero delle squadre in cui ha militato, a neppure 24 anni. Conseguenza inevitabile dei tempi moderni e del resto di bandiere come Paolo, capace di disputare tutta la carriera con una sola maglia, non ce ne sono proprio più.
Fatto sta che un anno dopo l’approdo al Monza, determinante per la sua crescita umana e come giocatore, Daniel ha rifatto nuovamente le valigie accettando con entusiasmo il salto di qualità per la propria carriera propostogli dall’Atalanta. Dalla lotta salvezza con un Monza ormai disperato alle prospettive da sogno con la Dea il salto è di quelli notevoli.
Maldini jr non sembra però temere l’innalzarsi dell’asticella. Buon sangue non mente, il ragazzo, come il nonno e il papà, ha già la testa da professionista consumato a dispetto della giovane età. Sa quello che vuole e dove punta ad arrivare. Il debutto in nazionale, a Udine, nel campo dove il padre esordì in A a 16 anni, è stato un’emozione, ma non certo un punto di arrivo.
Dall’ultimo posto alla Champions League: il grande salto di Daniel Maldini
C’è da lavorare sodo per crescere e confermarsi ad alti livelli e in questo senso l’Atalanta sembra essere l’occasione migliore per farlo. Il club nerazzurro puntava da tempo Maldini e ha aperto e chiuso la trattativa in tempi rapidi, come sono soliti fare a Bergamo quando si presenta una necessità, rappresentata in questo caso dall’infortunio di Lookman e dalla decisione di cedere Zaniolo.
A Gasperini, si sa, i giocatori offensivi guizzanti ed imprevedibili, in grado di interpretare più ruoli, piacciono eccome. Il profilo di Maldini era uno di quelli più interessanti, oltre che sul mercato. Del resto il Monza era una realtà che stava ormai stretta a Daniel, che in Brianza ha lasciato il cuore, ma che è pronto a fare un nuovo step. A rendere possibile il tutto il triplice accordo trovato tra i club interessati. Compreso quello del cuore di Daniel e Paolo.
Maldini all’Atalanta, spunta il retroscena: accordo a tre, sorride (soprattutto) il Milan
Anche il Milan, infatti, ha salutato con soddisfazione la nuova avventura di uno dei figli più prediletti della storia recente del vivaio rossonero, nonché nella rosa della squadra campione d’Italia nel 2022, con tanto di gol segnato allo Spezia, una delle sue ex squadre. L’affare si è chiuso per circa 13 milioni. L’Atalanta non ha potuto fare ricorso alla clausola rescissoria da 12 milioni, che era valida solo per l’estate, ma trattare con il Monza si è rivelato facile.
Il club biancorosso ha però potuto incassare solo la metà della cifra finale del trasferimento, dal momento che un anno fa, all’atto della cessione al Monza, il Milan si era riservato ben il 50% sull’eventuale futura rivendita del giocatore. In Via Rossi ci si frega quindi le mani per i 6,5 milioni circa che entrano nelle casse e che si sommano ai 4 ricevuti nel gennaio 2024 dal Monza. Di fatto una doppia cessione per un incasso in doppia cifra, ma un’amara controindicazione. Ora il legame tra il Milan e la famiglia Maldini si è chiuso in via definitiva.