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Ninja ‘Tony Montana’: la gemella di Nainggolan posta il suo Radja così dopo l’arresto | Poi cancella, ma è troppo tardi

Riana e Radja Nainggolan ai tempi della Roma - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Riana e Radja Nainggolan ai tempi della Roma – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Ore difficili per il centrocampista belga: pioggia di commenti dopo l’arresto ed è mistero sull’iniziativa social della sorella.

Dal gol olimpico alle manette. Tutto quasi senza soluzione di continuità. La bufera mediatica che ha colpito Radja Nainggolan dopo l’arresto con l’accusa di contrabbando di cocaina rappresenta una metafora della carriera da calciatore del popolare centrocampista.

Il Ninja era appena tornato a far parlare di sé in campo, bagnando con una prodezza delle sue il debutto con il Lokeren, la formazione della seconda divisione belga che lo aveva messo sotto contratto ponendo fine al suo status di disoccupato illustre e anche alle voci sul possibile passaggio al futsal.

Per ridurre le dimensioni del campo c’è sempre tempo, nonostante l’età che avanza. Ciò che non si riduce è purtroppo il clamore legato alle disavventure delle quali l’ex centrocampista della Roma è ciclicamente protagonista. Nella fattispecie si tratta di una situazione grave e delicata, i cui contorni devono ancora essere delineati con precisione.

Tuttavia, proprio a causa della popolarità del personaggio, non appena la notizia dell’arresto si è diffusa in Belgio la sua eco in Italia, laddove Radja ha vissuto di fatto l’intera carriera, in particolare sui social, ha preso il sopravvento anche sulla sempre doverosa necessità di chiarire i fatti prima di sbattere il mostro in prima pagina.

Nainggolan nella bufera, parola alla sorella: social in fiamme

I tifosi delle squadre in cui Nainggolan ha militato, ma anche di quelli delle formazioni storicamente rivali, hanno immediatamente preso la parola, dividendosi in maniera quasi equa tra ‘colpevolisti’ e ‘innocentisti’. Chi conosce Radja spera che si possa il prima possibile tornare a parlare solo di campo. Chi non lo ha tra i “preferiti” si è scatenato tra accuse e ironie di varia natura.

In mezzo tra le due “fazioni” si è posto l’entourage del Ninja. L’avvocato ha cercato di ridurre i contorni del caso, specificando come il proprio cliente “sia un calciatore e non un criminale”. La sorella gemella Riana, invece, ha scelto un modo decisamente più eccentrico per difendere l’amato fratello, pubblicando un’Instagram Story consistente in un fotomontaggio di Radja in ‘versione’ Tony Montana, protagonista di Scarface.

Radja Nainggolan in versione Tony Montana nel fotomontaggio poi rimosso pubblicato dalla sorella - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Radja Nainggolan in versione Tony Montana nel fotomontaggio poi rimosso pubblicato dalla sorella – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Il fotomontaggio di Nainggolan appare e scompare: giallo sul web

Chiaro l’intento ironico della scelta dell’ex giocatrice della Res Roma, che ha cercato di sdrammatizzare la situazione e magari anche di pungere la stampa trasformando il fratello nello storico personaggio interpretato da Al Pacino nel film incentrato sulla malavita di Miami a inizio anni ’80, tra droga e riciclaggio. I social sono però materiale infiammabile, soprattutto se si pubblicano senza didascalie messaggi di difficile interpretazione.

L’iniziativa di Riana è quindi subito diventata virale nei commenti degli utenti, che hanno faticato a spiegarsi la ragione di quel post, fino al punto di consigliare alla ragazza di rimuovere la Story. Se l’obiettivo era quello di distogliere l’attenzione dalla notizia originale è stato centrato, ma forse un post difensivo più lineare avrebbe giovato di più alla situazione del fratello…