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Il calcio è finzione: e lui ne ha fatto un NUOVO LAVORO | Dal campo al grande schermo: lo abbiamo visto tutti qui

La Francia campione del mondo 1998 - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
La Francia campione del mondo 1998 – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Giocare e vincere la finale di un campionato del mondo e poi inventarsi una nuova carriera di successo: la second life dell’ex campione.

La vita del calciatore è tutta lustrini e paillettes. Per chi ha la fortuna di arrivare ad alti livelli il rischio è quello di avere poco tempo anche da dedicare ai propri affetti, tra partite, allenamenti, viaggi e le inevitabili attività mondane. Un vero e proprio vortice, la cui durata è però limitata.

Quando i riflettori si spengono, leggi quando arriva il momento di appendere le scarpe al chiodo, o semplicemente l’avanzare degli anni costringe a fare qualche passo indietro, accettando di scendere di categoria con conseguente diminuzione del volume di impegni, è inevitabile iniziare a guardare avanti.

Il tempo libero inizia ad aumentare, eppure, nonostante un conto in banca più che confortante, a 40 anni o poco più non si può certo vivere di rendita o rassegnarsi a giocare al campetto con gli amici.

Urge costruirsi una nuova vita, che potrebbe anche non essere legata all’amato mondo del calcio se non si è in possesso delle qualità necessarie per restare nell’ambiente come allenatore, dirigente o commentatore televisivo. La terza via è rappresentata da chi, per scelta, decide di tracciare una linea e ripartire.

“Il calcio mi ha dato tanto, ma c’è un tempo per tutto”. Quante volte è capitato di leggere queste frasi scorrendo le interviste di ex star del pallone delle quali avevamo perso le tracce? Solo per colpa nostra, però, e non loro, bravi invece a iniziare a lavorare fin da subito per un nuovo percorso magari in linea con i propri sogni di bambino.

Dalla coppa del mondo a Hollywood per realizzare un sogno: “È quello che volevo”

È questo il caso di uno degli eroi della Francia campione del mondo 1998. Non stiamo parlando di uno dei miti di quel gruppo, da Zidane a Blanc, fino a Barthez, Thuram o Deschamps, bensì di un onesto rincalzo che disputò comunque per intero la finale contro il Brasile proprio al posto dello squalificato Blanc. Per Frank Leboeuf oggi il calcio rappresenta solo un ricordo, piacevole, ma lontano. L’ex bandiera del Chelsea ha infatti coronato l’altro sogno della sua vita, cullato fin da ragazzo.

“Quando avevo quattro anni volevo fare cinema. Per me è solo l’inizio di un’altra carriera” ha raccontato Leboeuf parlando della professione di attore, intrapresa ormai da anni al termine di un lungo percorso di studi negli Stati Uniti. Appese le scarpe al chiodo, infatti, l’ex difensore aveva subito chiaro cosa fare ed è volato a Hollywood per studiare recitazione presso il Lee Strasberg Institute di Los Angeles.

Frank Leboeuf oggi - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Frank Leboeuf oggi – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Frank Leboeuf attore di successo: “Ecco cosa mi ha insegnato il calcio”

Rigorosamente nell’anonimato, ma mosso da una profonda motivazione. “In Francia è stato difficile farmi prendere sul serio, mi vedono come un ex giocatore, ma negli Stati Uniti e in Inghilterra mi è stata data la possibilità di mostrare cosa so fare”. Dieci anni dopo aver intrapreso il nuovo percorso Leboeuf ha alle spalle una decina di film, tra i quali ‘Allies’, film indipendente del 2014 sulla Seconda Guerra Mondiale e ‘Sur mon chemin’ del 2022.

In mezzo l’esperienza più importante, quella che lo ha fatto conoscere al grande pubblico e fatto riscoprire a chi lo ricordava solo in pantaloncini, il ruolo del medico in ‘La teoria del tutto’, pellicola pluripremiata del 2014 sulla vita di Stephen Hawking. Leboeuf ha interpretato il ruolo del dottore che interloquisce con la moglie di Hawking circa le condizioni del marito. Un personaggio drammatico, quindi, che però l’ex difensore ha interpretato in maniera credibile: “Nel cinema dal calcio ho portato la disciplina e la concentrazione” ha aggiunto Leboeuf. Dal campo al copione c’è sempre da studiare per realizzare i propri sogni.