Dai derby di Milano alla Fede: TARIBO taglia col calcio, fa il Pastore pentecostale
La sua esperienza in Serie A è stata breve, ma intensa: poche partite e tanti aneddoti prima della svolta più inaspettata.
Campionato, Supercoppa, ancora campionato e magari anche Coppa Italia e, perché no, Champions League. Il derby di Milano si candida ormai per trasformarsi da grande classico a match seriale del calcio italiano, con sconfinamenti oltre frontiera.
Del resto si sta parlando di una sfida con pochi paragoni in ambito europeo, dal momento che non sono certo molte le squadre di una stessa città che ogni anno si trovano a lottare per la supremazia nazionale e per un posto al sole in Champions League.
Solo Madrid, con Real e Atletico già di fronte in due storiche finali di Champions, può reggere il confronto. Fatto sta che quella tra Inter e Milan è una storia ricca anche di sfide di mercato e di doppi ex. A partire dagli anni ’90 l’elenco dei giocatori che hanno indossato la maglia nerazzurra e quella rossonera si è allungato notevolmente.
C’erano quindi una volta Aldo Serena e Fulvio Collovati, da Ronaldo a Baggio, passando per Maurizio Ganz, i nomi sono tanti, fino a quelli dei giorni nostri, Darmian e Calhanoglu. Un posto speciale in questa classifica ce l’ha però un giocatore che non ha lasciato tracce profonde in nessuno dei due club, facendo parlare di sé soprattutto per le proprie gesta extra-campo e per il proprio post-carriera.
L’Inter, il Milan e la fede come stella polare: la carriera di Taribo West
Stiamo parlando di Taribo West, difensore nigeriano in forza all’Inter dal 1997 al gennaio 2000 e per i sei mesi successivi al Milan. Protagonista nelle prime due stagioni in nerazzurro, seppur non da titolare, il declino di West sarebbe iniziato con l’arrivo all’Inter di Marcello Lippi, che gli concesse pochissimo spazio.
Il successivo passaggio da meteora al Milan lo vide protagonista di quattro spezzoni di partita, del resto farsi luce tra colossi come Costacurta e Maldini non era certo facile. Lasciata la Serie A la carriera di West ha imboccato presto il viale del tramonto, ma dopo aver appeso le scarpe al chiodo Taribo ha messo da parte l’eccentricità che ne ha caratterizzato la parabola sul campo scegliendo di dedicare la propria vita alla fede.
La nuova vita di Taribo tra benedizioni e beneficenza
Del resto Taribo aveva sempre vissuto la propria spiritualità in modo intenso, anche mentre era calciatore, al punto che proprio al tempo dell’esperienza all’Inter si era autoproclamato pastore pentecostale fondando nella periferia milanese la congregazione denominata “Shelter in the Storm” (‘Rifugio nella tempesta’). Dopo aver smesso di giocare West si è dedicato in pianta stabile proprio a questa missione, al punto da trasferirsi definitivamente a Milano diventando un punto di riferimento per i propri fedeli, con tanto di benedizioni impartite.
Un impegno andato di pari passo con altre importanti attività sociali che lo vedono attivo in Nigeria grazie alla Taribo West Foundation, associazione benefica per aiutare i bambini bisognosi. In campo West faceva di tutto per farsi notare, non sempre in positivo. Da quando il calcio è il passato, invece, il nuovo Taribo vuole passare inosservato e ha scelto di dedicarsi al benessere degli altri.