Follia DEA, è addio: strappo improvviso a fine mercato, ma 60 milioni non si rifiutano | Ultima speranza, Gasp
Tutti pazzi per i gioielli dell’Atalanta: proposta indecente in arrivo sul gong del mercato, i tifosi si aggrappano al volere del mister.
All’interno di una stagione calcistica ci sono varie fasi e diversi momenti. Mantenere uno standard di forma elevato per nove mesi è di fatto impossibile, in particolare nel calcio moderno, in cui si gioca su ritmi molto elevati e in cui il numero di partite aumenta esponenzialmente quasi di anno in anno.
Tante sono le variabili che possono incidere sull’andamento di una squadra. Dagli infortuni fino allo stile di gioco, che può impattare in maniera notevole proprio sul perdurare della forma generale e della condizione atletica del gruppo, oltre che conseguenzialmente anche su quella psicologica.
Un gioco offensivo, o comunque improntato su ritmi elevati, sulla riaggressione e sul pressing continuo, richiede un notevole dispendio di energie fisiche e nervose con l’inevitabile rischio che il serbatoio delle risorse si svuoti piuttosto in fretta, senza neppure avere la possibilità di riempirlo facilmente proprio a causa delle tante partite ravvicinate da disputare.
L’Atalanta rappresenta l’esempio più pertinente di questa situazione, almeno per il calcio italiano. Il gioiello creato da Gasperini è diventato un modello da seguire in tutta Europa, ma al netto di qualche tentativo di imitazione nessun’altra squadra italiana può essere paragonata alla Dea per il mix di intensità e qualità messi in quasi ogni partita.
Atalanta, top players in vetrina: un big può dire addio
Il leggero calo di rendimento accusato dalla squadra da metà dicembre in avanti pertanto non sorprende, non solo perché l’Atalanta ha abituato ad avere picchi di firma alternati a brevi momenti all’insegna di un fisiologico calo atletico. La partita contro il Napoli ha comunque lasciato l’impressione che la Dea stia tornando a macinare gioco e chilometri come accaduto in autunno.
Ora la palla passa alla società, chiamata a ritoccare la rosa con i ritocchi giusti qualora si presentasse l’occasione di farlo negli ultimi giorni di mercato, ma soprattutto a resistere alle eventuali richieste per i propri gioielli. Dopo la cessione di Koopmeiners alla Juventus a fine agosto Gasperini non si aspetta altre sorprese in negativo. Eppure un pericolo potrebbe affacciarsi all’orizzonte.
Il Manchester City non bada a spese: la Dea tentenna, ma l’ultima parola è di Gasperini
Il Manchester City sarebbe infatti sulle tracce di Ademola Lookman. La squadra di Guardiola sembra essersi messa alle spalle il lungo momento buio a livello di risultati e in vista del possibile stop al mercato, sanzione che potrebbe arrivare dal processo per le presunte violazioni del Fair Play Finanziario interno, ha già speso oltre 100 milioni sul mercato a gennaio per rinforzare la rosa in tutti i reparti.
In attacco è arrivato Marmoush dall’Eintracht, ma Lookman è un pupillo di Guardiola, così i campioni d’Inghilterra potrebbero stupire l’Atalanta con un’offerta da 60 milioni proprio sul gong del mercato. Quasi un prendere o lasciare per i Percassi, così il futuro del nigeriano torna in bilico dopo il tormentone estivo legato all’interessamento del PSG. Perdere adesso uno dei giocatori più forti della rosa, nonché senza una vera alternativa in organico, potrebbe compromettere anche le speranze dell’Atalanta di restare in zona Champions. Solo un deciso no di Gasperini può scongiurare un’operazione che rischia di andare a nuocere anche sulla competitività della Serie A a livello europeo.