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Kvara è il passato, il futuro azzurro è… biancoceleste | Ecco la proposta che ‘non si può rifiutare’: Lotito permettendo

Antonio Conte - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Antonio Conte – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Salutato Kvaratskhelia Conte chiede alla società un regalo da scudetto: l’erede designato del georgiano è il più insospettabile dei top players.

Come prima uscita ufficiale del dopo Kvaratkshelia poteva andare decisamente peggio. Il Napoli è passato con autorità e un pizzico di fortuna sul campo dell’Atalanta, mettendo altri tre mattoncini sulla strada di un sogno che sta prendendo sempre più forma.

Tre mesi dopo il sacco del Maradona compiuto dalla squadra di Gasperini il gruppo di Antonio Conte si è preso la più gustosa delle rivincite e allora non si può non ripensare alle parole pronunciate dallo stesso allenatore salentino al termine della partita d’andata.

“Odio le bugie quindi devo dire che in questo momento l’Atalanta è più forte di noi, ma questo non significa che a fine anno non saremo noi più forti”. Più che un commento, una vera e propria profezia e anche se il match del Gewiss Stadium si sarebbe pure potuto concludere in parità per livello di gioco e occasioni create, il successo del Napoli vale tanto oro quanto pesa anche alla luce del delicato momento vissuto sul mercato.

Solo pochi giorni prima, infatti, Conte aveva dovuto incassare l’addio di Kvaratskhelia, che ha così coronato la volontà di cambiare aria già espressa in estate. Il PSG ha ricoperto d’oro De Laurentiis e pure il conto corrente dell’esterno georgiano, ma il Napoli non sembra averne risentito, né sul piano tecnico, né su quello psicologico.

Conte batte il pugno sul tavolo, l’erede di Kvaratskhelia non può aspettare

Il merito di tutto questo non può che essere attribuito proprio a Conte, capace di creare in pochi mesi un gruppo coeso, che “mette il noi davanti all’io”, per citare un tormentone dell’allenatore, nel quale tutti si sacrificano per i compagni con l’obiettivo di arrivare all’obiettivo comune. Detto questo, il buco in organico si è creato e anche qui Conte è stato chiaro in tutte le sedi.

“Dobbiamo fare un mercato come Dio comanda” è sbottato l’allenatore in tv di fronte alla prospettiva che al posto di Kvara possa arrivare un giovane di belle speranze. Per quelli ci sarà tempo in estate, ora per puntare allo scudetto c’è bisogno di un giocatore fatto e finito. Ecco allora che a fianco all’idea Garnacho per l’attacco del Napoli ha preso forma un’altra, clamorosa ipotesi.

Mattia Zaccagni - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Mattia Zaccagni – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Un colpo da scudetto: il Napoli ci prova, ma deve fare i conti con Lotito

Il giocatore ideale per completare il roster offensivo della capolista potrebbe arrivare dalla vicina Roma e rispondere al nome di Mattia Zaccagni. Il capitano della Lazio non ha le caratteristiche del georgiano, ma è un uomo di fascia con licenza di accentrarsi per dialogare con i compagni o andare al tiro, e soprattutto è in possesso di quella disciplina tattica che piace a Conte.

Forte di un contratto rinnovato fino al 2029 e della fascia da capitano, ereditata in estate da Immobile, che ne fa il fulcro del nuovo ciclo della Lazio, Zaccagni non è sul mercato. Un concetto ribadito dal giocatore dopo la vittoria di Verona (“Il mio futuro è qui”), ma Conte ritiene di avere gli argomenti per convincere il proprio oggetto del desiderio. Più difficile che li abbia il Napoli, che a Zaccagni era già stato vicino ai tempi dell’Hellas, prima del trasferimento alla Lazio, ma che dovrebbe mettere sul piatto non meno di 20 milioni per convincere Lotito a trattare e assicurarsi il cartellino del giocatore, assistito da Mario Giuffredi, agente storicamente vicino al club azzurro.