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Djokovic, accuse gravissime, le scuse non servono: interviene addirittura il Governo

Jim Courier intervista Novak Djokovic agli Australian Open - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Jim Courier intervista Novak Djokovic agli Australian Open – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

L’assalto del serbo all’undicesimo titolo degli Australian Open sta passando da imprevisti ostacoli fuori dal campo: caos fuori controllo.

La quindicesima volta non si scorda proprio mai… Grazie al successo su Jiri Lehecka, Novak Djokovic ha centrato il pass per i quarti di finale degli Australian Open appunto per la 15a volta in carriera. Un risultato “ordinario” per una leggenda del tennis, ma i numeri fanno comunque impressione.

Quella del 2025 è infatti la 20a apparizione dell’ex numero 1 del mondo a Melbourne, che quindi in appena cinque circostanze ha fallito l’ingresso ai quarti. Tre di queste risalgono agli altrettanti primi anni di carriera, poi è accaduto nel 2017 e nel 2018.  L’obiettivo dichiarato del 2025 per il fuoriclasse di Belgrado è quello di vincere almeno uno Slam.

Riuscirci a Melbourne avrebbe un sapore speciale, perché tra Novak e l’Australia qualcosa si è rotto in maniera definitiva in quel 2022, quando Djokovic dovette rinunciare a partecipare al primo Slam della stagione complice il ‘caso vaccini’ con tanto di clamoroso arresto dopo aver messo piede in Australia senza l’autorizzazione per farlo.

Il più forte tennista del mondo e uno dei migliori della storia, nove volte campione a Melbourne, trattato come l’ultimo dei ladri. Una ferita mai rimarginata, neppure dopo il trionfo dell’anno successivo. La riprova è arrivata dalle clamorose dichiarazioni rese in un’intervista a GQ poco prima del via dell’edizione 2025.

Djokovic e la rivelazione shock: “Nel 2022 in Australia fui avvelenato”

“In quell’hotel di Melbourne mi hanno dato da mangiare del cibo che mi ha avvelenato. Quando sono tornato in Serbia ho scoperto di avere livelli molto alti di piombo e mercurio”. Parole che hanno fatto inevitabilmente il giro del mondo, nonostante poco dopo lo stesso Nole abbia precisato di averle pronunciate alcuni mesi fa. E parole forse alla base di quanto di altrettanto clamoroso successo poco dopo.

L’infelice uscita del cronista di Channel 9 Tony Jones proprio durante il match contro Lehecka ha infatti complicato ulteriormente il rapporto tra Djokovic e gli appassionati australiani. Novak è sopravvalutato, è un fallito. Eliminatelo. Cavolo, sono contento che non mi sentano” la battuta di dubbio spirito pronunciata da Jones, trasmessa in tv.

Tony Jones a Channel 9 - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Tony Jones a Channel 9 – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Lo scivolone del giornalista e la reazione di Nole: alta tensione agli Australian Open

Djokovic, che aveva già battibeccato con i tifosi durante il match contro Machac, ha dribblato l’intervista di rito dopo aver liquidato Lehecka: “Grazie a tutti per il supporto, alla prossima” lo sbrigativo saluto del serbo al microfono dell’ex numero 1 del mondo Jim Courier, prima di lasciare il campo coperto da una valanga di fischi.

Il caso è montato immediatamente. Djokovic ha precisato il motivo della propria scelta, definendosi “offeso anche in nome del popolo serbo per gli insulti ricevuti da un noto giornalista. Se ci sarà da pagare una multa per la mancata intervista lo farò”. Jones si è scusato (“Sono qui per ribadire le mie scuse, se le mie parole lo hanno offeso”), ma la tensione resta alta al punto da aver imposto l’intervento del primo ministro australiano. “Ho visto i commenti di Jones. Abbiamo bisogno di più gentilezza, generosità e rispetto. La questione comunque deve venire risolta tra loro” le parole di Anthony Albanese. La rincorsa all’undicesima corona a Melbourne continua per Djokovic, ma tutto fa pensare che tra gli avversari da sconfiggere ci sarà anche un pubblico che non lo ama (più).