Juventus TRAVOLTA in tribunale: contratto da stracciare | Batosta di due anni, conseguenze inimmaginabili
Gli acquisti di gennaio avevano riportato ottimismo nell’ambiente, ma la scure della giustizia rischia di abbattersi ancora sulla Continassa.
Attesi, anzi agognati dai tifosi oltre che dallo stesso Thiago Motta, i sospirati e attesissimi colpi sul mercato di gennaio hanno fatto capolino in casa Juventus. Del resto che la rosa fosse incompleta in alcuni ruoli lo si era capito già da fine agosto e il resto l’ha fatto la classifica di metà percorso.
I successi di goleada delle prime uscite in campionato e in Champions avevano illuso tutti, poi in autunno è cambiato tutto senza preavviso, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ingresso tra le prime quattro come traguardo massimo della stagione in campionato, da centrare anche grazie ai vitali rinforzi portati dalla finestra di mercato invernale. La ventata di aria fresca portata da Crtistiano Giuntoli a centrocampo e in attacco è arrivata al momento giusto, dal momento che i guai per il popolo bianconero non sono finiti.
Anzi, una nuova spina sta per iniziare ad agitare tutto l’ambiente. Uno dei problemi di fondo della Juve attuale è la mancanza di una struttura dirigenziale con la quale Giuntoli e Thiago possano concentrarsi anche per discutere di questioni tecniche e la causa di tutto questo sta nell’inchiesta Prisma, quella sulle presunte plusvalenze fittizie che nel novembre 2022 rase al suolo il cda del club.
Juve, i guai non finiscono mai: nuova bufera giudiziaria, rischio catastrofe
Un’inchiesta che si è conclusa solo a livello sportivo. Il prossimo 27 gennaio andrà infatti in scena la seconda udienza del procedimento penale davanti al Gup del Tribunale di Roma, che vede alcuni ex dirigenti di spicco della Juve coinvolti, oltre che il club in maniera tutt’altro che indiretta.
Dall’ex presidente Andrea Agnelli al suo vice Pavel Nedved, dall’ex ds Fabio Paratici all’ex ad Maurizio Arrivabene, la scure che può abbattersi fa rabbrividire leggendo le accuse: falso nelle comunicazioni sociali alla manipolazione del mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Ma a rischiare è anche il club, almeno secondo quanto riportato da ‘Calciomercato.it’.
Altro che spese folli sul mercato: la Juve e quei milioni che possono andare in fumo
I reati contestati agli ex dirigenti fanno infatti parte di quelli per i quali la legge 231/01 prevede una responsabilità amministrativa per la società. Secondo quanto sostenuto dall’avvocato Michele La Francesca su ‘Ius101’, qualora i dirigenti venissero ritenuti colpevoli del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti la società incapperebbe nel divieto di pubblicizzare beni o servizi. In soldoni il club vedrebbe decadere i contratti di sponsorizzazione in corso al momento della sentenza e non avrebbe la possibilità di stipularne di nuovi per un periodo di massimo due anni.
Un’ipotesi avvalorata dalla strategia difensiva della Juventus, che non ha mai presentato richiesta di risarcimento danni nei confronti degli ex dirigenti coinvolti sostenendone la correttezza dell’operato. Alla luce di tale situazione si può spiegare il temporeggiamento estivo nel club nella ricerca del main sponsor. Un eventuale contratto top sarebbe potuto andare in fumo in base alla sentenza, con tutte le conseguenze del caso sul mercato e non solo. No, alla Continassa la tempesta non è ancora passata.