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Calcioscommesse, choc, ARRESTATO il campione: cartellini gialli truccati, scandalo totale

Polizia - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Polizia – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

L’ombra delle partite truccate torna ad aleggiare sul calcio mondiale: un big finisce in manette, le accuse sono da brividi.

Tutti contro il Barcellona. Il caso, anzi il tormentone, che ha riguardato il tesseramento di Dani Olmo e Pau Victor da parte del club blaugrana ha ulteriormente avvelenato il clima che si respira da qualche tempo attorno al calcio spagnolo, ben lontano dall’essere l’oasi felice di un tempo.

Anche la Liga, guidata dal suo ditirambico presidente Javier Tebas, è pronto a dichiarare guerra ai catalani, dopo il via libera che il Barça ha ricevuto dal Consiglio Superiore dello Sport per mandare in campo i due rinforzi acquistati a gennaio, ma il cui impiego è stato rimesso in discussione dopo la prima parte di stagione.

Mentre i rivali storici del Real Madrid si sono calati in un emblematico silenzio, gli altri club, con in testa l’Atletico Madrid, in lizza per la conquista del titolo, non hanno digerito quello che viene considerato un trattamento di favore e che peraltro si associa alle ulteriori trattative che il Barcellona ha aperto sul mercato a gennaio.

Insomma, i tempi di Ronaldo e Messi, quelli in cui la Liga era il campionato più bello e spettacolare del mondo sono svaniti. Oggi la palma va alla Premier League e il giardino spagnolo è sempre più simile a quello italiano, nel quale troppo spesso al lato tecnico si affiancano liti di potere tra club e Lega da una parte e Federazione dall’altra.

Calcio senza pace: nuovo scandalo internazionale, Spagna nella bufera

Ad accomunare Serie A e Liga sono però anche spiacevoli notizie di cronaca nera rimbalzate inaspettatamente dall’Andalusia proprio nel pieno del mercato invernale. Un anno e mezzo dopo la tempesta che ha travolto l’Italia, infatti, con due giocatori della nazionale squalificati, il ciclone scommesse ha toccato la Spagna.

Kike Salas, esperto difensore del Siviglia, è finito in manette con un’accusa pesantissima, quella di frode. Il classe ’92 è sospettato di essersi fatto ammonire volontariamente in alcune partite della parte finale dello scorso campionato al fine di favorire un incasso a terze persone, legato proprio ad un presunto giro di scommesse clandestine.

Kike Salas (a sx.) con la maglia del Siviglia - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Kike Salas (a sx.) con la maglia del Siviglia – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Piaceva alla Lazio, ora rischia un lungo stop: il calvario di Kike Salas

A ricostruire la vicenda è stato ‘AS’, che citando ‘El Confidencial’ ha indicato come nel procedimento dovrebbero essere coinvolti anche altri due uomini. Salas è stato ascoltato dal magistrato subito dopo l’arresto e poi rilasciato, ma va da sé che i fatti abbiano creato sconcerto nel calcio spagnolo.

Salas è un titolare fisso del Siviglia, club nel quale è cresciuto e con il quale ha da poco rinnovato il contratto fino al 2029, dopo essere stato nel mirino della Lazio proprio per il mercato invernale. Il club andaluso e quello del presidente Lotito non hanno trovato l’accordo, pertanto il giocatore è rimasto a Siviglia, ma il proseguimento della sua carriera è a rischio. Per il club pluri campione dell’Europa League un problema in più in una stagione già complicata. Per il calcio spagnolo un ulteriore ed evitabile fronte di polemica.