Asprilla, dal Parma ai preservativi: se non volete figli sparsi in giro, chiedete a ‘Tino’ | La sua linea di condom va alla grande
La parabola calcistica dell’ex attaccante colombiano del Parma è durata poco, ma oggi al mitico Faustino il pallone non sembra mancare.
Di lui dicono che se i muri del Tardini e in generale le vie di Parma avessero potuto parlare si sarebbero potuti scrivere parecchi libri pieni di aneddoti sulle sue birichinate. Quel che è certo è che Faustino Asprilla è stato uno degli stranieri-simbolo dell’ultimo, vero decennio di gloria del calcio italiano.
Quando il Parma lo portò in Serie A acquistandolo dall’Atletico Nacional, dove Tino aveva già messo in evidenza le proprie qualità, la società ducale non era già più una sorpresa del calcio italiano. Pur al terzo anno in Serie A gli emiliani avevano appena vinto una Coppa Italia e si affacciavano al palcoscenico europeo con curiosità quantomeno pari alle ambizioni.
L’ambientamento per un ragazzo colombiano di 23 anni che attraversa l’oceano e atterra in una città dove si vive e si mangia bene non fu semplice, ma Asprilla seppe far parlare rapidamente il campo, meritandosi il posto fisso in squadra e le attenzioni di alcuni top clubs, che tuttavia il Parma ebbe la forza di respingere, grazie anche al trionfo in Coppa delle Coppe.
In parallelo alle meraviglie sul campo e ai gol rigorosamente celebrati a suon di capriole, tuttavia, Faustino fece sempre più fatica a mascherare la propria indole… effervescente. I compagni di squadra e pure qualche tifoso custodiscono segreti sulle “marachelle” confezionate dal colombiano in ritiro o alla vigilia delle partite.
Gol, capriole e follie: Faustino Asprilla dal calcio alla vita da imprenditore
Purtroppo, però, la situazione sfuggiva di mano quando Asprilla tornava in Colombia, tra ferimenti misteriosi e qualche sparo di troppo, non sempre per festeggiare. Fu così che la sua carriera ad alti livelli durò lo spazio di un lustro. Dopo due anni buoni a Parma la cessione al Newcastle avvenne già a parabola discendente imboccata.
Un vero peccato per un giocatore che, con quelle caratteristiche, avrebbe potuto fare faville anche nel calcio di oggi, ma che ha dimostrato di saper vivere anche senza calcio, inventandosi imprenditore in un settore… dal successo assicurato. Nel 2014, infatti, Asprilla ebbe la meravigliosa idea di lanciare una linea di preservativi.
“Fidatevi di Tino”: il consiglio che divenne virale ai tempi del lockdown
Per il nome si poteva fare meglio, “Tino” non è tra i più originali, ma il boom coinciso con la pandemia di Coronavirus è valso all’ex attaccante colombiano un bagno di popolarità e di ricchezza imprevisti. Al resto ha provveduto un’adeguata campagna pubblicitaria sui social, con tanto di video ad hoc: “Mettere al mondo dei bambini con questo virus non è il caso, quindi vi giro un link dove potrete prendere i condom Tino a un prezzo davvero ragionevole”.
Messaggio firmato Tino e condito con il suo proverbiale sorriso contagioso. L’immagine dell’ex attaccante seduto nel proprio salotto circondato dai profilattici (“Ne ho tanti e voglio mi aiutiate a usarli”), rigorosamente con il marchio registrato, è diventata virale in pochissimo tempo, per il divertimento, ma non l’incredulità, degli ex compagni di squadra. Ripensando a quei tempi, a chi poteva venire una simile idea se non a Tino?