Ultim’ora, ribaltone Kvara, dall’addio ai 6 milioni all’anno per il rinnovo, ecco cosa ha fatto sapere al Napoli in queste ore
Gli azzurri volano, ma l’ambiente è scosso dal tormentone sul futuro dell’attaccante georgiano tra mosse, contromosse e svolta finale.
Chissà cosa penserà Victor Osimhen dal Bosforo, ma soprattutto chissà se nella mente del nigeriano, focalizzata solo sul Galatasaray almeno in attesa di scegliere una nuova e più ambiziosa destinazione in estate, ci sarà ancora spazio per i ricordi del poco, ma felicissimo, tempo trascorso con l’ex gemello del gol al Napoli.
Anche l’altra metà del cielo partenopeo colorato di tricolore sta per volare verso altri lidi. Salvo ribaltamenti clamorosi. Dopo Osi, pure Khvicha Kvaratskhelia ha deciso che il proprio tempo in azzurro, ma anche in Italia, è finito. Fosse stato per il georgiano, in verità, le tempistiche sarebbero state quelle dell’ex compagno di reparto.
Il presidente De Laurentiis ha tentato di opporsi a due finali che sembravano scritti, ma nel calcio non è concesso di sbagliare. Il Napoli lo ha fatto nella stagione del post-scudetto, sbagliando tutte le scelte sul mercato, la gestione della sbornia tricolore e pure la gestione dei rinnovi più illustri.
Vendere Osimhen e Kvara con il tricolore sul petto era impensabile, ma tra un rinnovo-ponte ed un contratto mai neppure ritoccato il finale era scritto. A questo neppure un vincente come Antonio Conte ha potuto ribellarsi. Le sue capacità persuasive non hanno sfiorato Osimhen in estate e forse neppure Kvara, che a Napoli è rimasto nella prima parte di stagione solo perché il “sognatore” ADL sperava nel miracolo. Anzi, in due: rinnovo in extremis e offerta-choc in estate.
Colpo di scena Kvaratskhelia: la mossa disperata di De Laurentiis per tenersi il georgiano
Lo stesso copione vissuto con Osimhen e alla fine anche il finale sarà il medesimo. Eppure il presidente della capolista del campionato ha tentato la mossa della disperazione, ha tentato di scrivere un esito stupefacente di un film senza lieto fine. Come riportato dal ‘Corriere dello Sport’ la proposta all’entourage di Kvaratskhelia per rinnovare è arrivata: rinnovo da 6 milioni netti a stagione con clausola rescissoria da 75 milioni.
“Grazie, preferisco di no” ha risposto senza esitare l’esterno georgiano, che in cuor proprio a Napoli aveva già detto addio in estate, dopo troppi mesi trascorsi in attesa di un rinnovo mai arrivato, se è vero che l’esterno ha ancora in essere il contratto di quando arrivò in Italia da sconosciuto dalla Georgia. Con gli Europei in pieno svolgimento proprio il PSG bussò alla porta di De Laurentiis per proporre una cifra vicina ai 100 milioni per il cartellino e al giocatore un quinquennale da 7,5 milioni netti.
Bufera Napoli: Conte batte i pugni sul tavolo, ma è tutto deciso
Il numero 77 azzurro stava per fare le valigie, ma motivi di opportunità spinsero De Laurentiis a rifiutare. Con Conte appena sbarcato e Osimhen già prossimo partente un altro addio dopo la stagione del 10° posto non era tollerabile neppure dal neo-mister, che aveva messo Kvaratskhelia tra gli incedibili insieme a Di Lorenzo.
In realtà la scintilla tra il georgiano e il tecnico salentino non è mai scattata, come forse non è mai scattata davvero tra il giocatore e l’intero ambiente napoletano, neppure durante la cavalcata scudetto. Conte se n’è fatto una colpa e ha fatto vibrare il cuore dei napoletani invocando che la maglia azzurra non sia più un momento di passaggio. Belle parole, ma speranza tra l’utopia e la chimera. Kvara cercherà gloria ai piedi della Tour Eiffel e del resto lo hanno sperimentato anche società più blasonate del Napoli: oggi il calcio e le sue stelle sono di chi offre di più.