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Mister, questo te lo regalo io: Ibra fa felice Conceiçao | “Lo conosco bene”, tutto deciso grazie alla Supercoppa

Zlatan Ibrahimovic - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Zlatan Ibrahimovic – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

I balbettii in campionato hanno già spento in casa Milan l’entusiasmo post-Supercoppa, ma ci pensa Zlatan: il colpo di mercato è servito.

Leoni in Arabia, soliti agnellini in Serie A. Implacabili sotto porta quando di mezzo c’è un trofeo da provare a conquistare o una partita di cartello da vincere, imprecisi e disconnessi con i ritmi del calcio moderno di fronte ad avversari più malleabili o semplicemente meno stimolanti.

Cambiano gli allenatori, ma il dilemma del Milan 2024-’25 resta lo stesso, almeno a San Siro, dove non riuscendo a battere neppure il Cagliari i rossoneri hanno infilato il terzo pareggio consecutivo in campionato. Una striscia che non si registrava dal 2020, dal pre lockdown, il punto più basso dell’era Pioli, almeno prima dello scudetto.

Le parole con le quali Sergio Conceiçao ha commentato il match contro i sardi (“Il peggior primo tempo di una mia squadra da quando alleno”) hanno almeno parzialmente smontato l’euforia post-Supercoppa di Riyad. Il Milan è fuori dal giro scudetto alla fine del girone d’andata e deve ringraziare il rallentamento della Lazio se la zona Champions è ancora raggiungibile.

Se la situazione è questa non è certo colpa del nuovo allenatore, ma delle soluzioni vanno trovate. Magari sul mercato. Il killer instinct non è qualcosa che si può allenare in settimana, almeno se si parla di giocatori fatti e finiti, ma trovare un bomber seriale a gennaio non è impresa facile. Non resta che “accontentarsi” di quello che c’è a disposizione, per poi affidarsi alle qualità tattiche del mister appena arrivato.

Ibrahimovic riabbraccia il vecchio amico: primo colpo da dirigente

A margine della gara contro il Cagliari Zlatan Ibrahimovic si è presentato sorridente ai microfoni di Sky Sport. Potenza delle vittorie, perché il primo titolo da dirigente non si scorda mai, ma comunque lo svedese non è certo uno al quale manca l’autostima, neppure quando le cose vanno male. E tantomeno la sincerità, anche quando bisogna parlare di mercato e di trattative tutt’altro che in discesa.

Interrogato sulle reali possibilità del Milan di arrivare a Marcus Rashford, Ibra si è fatto trovare… preparato, parlando dell’ex compagno di squadra ai tempi dello United: “Conosco bene Marcus, era già forte quando giocava con me anche se molto giovane. Oggi però è più uomo” ha assicurato lo svedese, ricordando il biennio 2016-2018 giocato a Old Trafford con il nazionale inglese, all’epoca promettentissimo teenager.

Sergio Conceiçao - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Sergio Conceiçao – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

La Supercoppa vale un regalo speciale: Conceiçao gongola, ma ora dovrà trovargli spazio

La storia avrebbe poi detto che il decollo definitivo, la trasformazione da talento discontinuo a fuoriclasse non sarebbe arrivata e a 28 anni è forse tardi per sperarci. Ciò non toglie però che al Milan Marcus potrebbe fare comodo, non solo per creare una competizione… a distanza con l’omonimo Thuram dell’Inter, bensì per creare almeno competizione in attacco e dare una soluzione in più a Conceiçao.

Già, ma dove giocherebbe Rashford nel Milan di oggi, al quale non mancano certo i giocatori offensivi? “Sa giocare a destra, al centro, a sinistra. Farà tutte le posizioni” ha aggiunto Ibrahimovic, il cui verbo coniugato al futuro e non al condizionale può essere letto come un indizio. Le fasce sembrano essere il terreno di Pulisic e Leao, pertanto non resta che il centro dell’area. Da solo nel 4-3-3 o in coppia con Abraham o Morata nel 4-2-4, deciderà Conceiçao. Rashford non è certo un bomber implacabile sottoporta, ma è andato in doppia cifra nel 50% delle stagioni disputate in carriera. Al Mister con il sigaro il compito di migliorare la media.