Home » Il mister ‘buca’ lo schermo: letteralmente parlando | Ecco cosa ha combinato al suo primo vero grande match

Il mister ‘buca’ lo schermo: letteralmente parlando | Ecco cosa ha combinato al suo primo vero grande match

Prepartita - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Prepartita – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

La prima volta su una grande panchina non si scorda mai e può causare reazioni impreviste. E se in palio c’è una coppa…

Vincere aiuta a vincere e se di mezzo c’è una coppa, meglio ancora. In un calcio in cui non ci si ferma mai, si gioca anche durante le Feste e ogni anno spuntano nuove competizioni, vincere resta la medicina migliore per ogni crisi, più o meno passeggera.

Per club che ogni anno partono con l’obbligo quantomeno di provare a vincere il campionato o comunque di qualificarsi per la sempre più ricca Champions League, coppa nazionale e soprattutto Supercoppa non possono che fare la fine dei classici vasi di coccio in mezzo ai vasi di ferro.

Portare a casa uno dei trofei minori potrebbe non bastare per salvare la stagione, ma ogni partita e ogni competizione vanno contestualizzate. Il momento della stagione in cui si gioca e lo stato psicofisico delle squadre possono infatti spostare i giudizi.

Si prenda il caso dell’Atalanta, che nella Supercoppa Italiana di Riyad ha fatto inaspettatamente la figura della comparsa. Gasperini ha deciso di sfidare l’Inter in semifinale con una formazione sperimentale andando incontro ad una sconfitta che non sembra aver suscitato particolari rimpianti.

Mister nuovo, vita e motivazioni nuove: il top club volta pagina

Tutt’altro contesto era quello del Milan, che in Arabia è arrivato carico come una molla dopo il cambio in panchina. Serviva una scossa, arrivata con il cambio di allenatore. Il resto è farina del sacco di Sergio Conceiçao, come ammesso dagli stessi giocatori, che hanno sottolineato quanto sia stata importante la scarica di energia e di motivazioni con cui il nuovo mister ha ravvivato l’ambiente. Del resto Conceiçao era stato chiaro già durante la conferenza di presentazione, professandosi cultore di un calcio semplice, nel quale la testa conta più della tattica.

Così sono nate le rimonte contro Juventus e Inter al termine di due partite comunque differenti. Il Milan è sempre stato in partita nel derby, mentre contro i bianconeri ha risalito la china nella ripresa dopo una prima frazione da dimenticare. Proprio all’intervallo della semifinale l’allenatore ha dato un saggio della propria carica, rendendosi protagonista di un episodio emerso tuttavia solo dopo la conquista della coppa.

Sergio Conceiçao festeggia con lo staff la vittoria in Supercoppa - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Sergio Conceiçao festeggia con lo staff la vittoria in Supercoppa – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Un televisore vale bene una coppa: il retroscena della rimonta che esalta i tifosi

Per scuotere i ragazzi ed esprimere il proprio malcontento per la prova offerta nei primi 45 minuti contro la Juve il tecnico portoghese ha colpito, distruggendolo, un televisore presente negli spogliatoi. Una scena un po’ alla Mourinho, con la differenza che Conceiçao non aveva premeditato nulla. Tutto spontaneo, nonostante la febbre alta che aveva assalito il tecnico già alla vigilia della partenza per l’Arabia. “Per fortuna che il mister aveva la febbre, altrimenti chissà quanti televisori avrebbe rotto” ha scherzato Zlatan Ibrahimovic a coppa vinta.

Ovvio che senza il suicidio sportivo della Juventus forse di questo accadimento neppure si sarebbe parlato, così come è chiaro che non dopo ogni primo tempo negativo Conceiçao potrà comportarsi in questo modo, ma resta il fatto che di questo aveva bisogno il Milan per scuotersi dal torpore e dal fatalismo degli ultimi tempi. E che con i milioni garantiti dal trionfo ripagare lo stadio di Riyad acquistando un nuovo tv sarà l’ultimo dei problemi…