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‘Dio mi ha chiamato’: a 22 anni si ritira e si dedica alla fede | “Voglio seguire Gesù Cristo, non giocare a calcio per lucro”

Palloni calcio - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Palloni calcio – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Una carriera promettente appena sbocciata e bei guadagni all’orizzonte: l’aspirante star del calcio sceglie di rinunciare a tutto.

Il calciomercato di gennaio è storicamente chiamato sessione di riparazione aprendosi poche settimane dopo la chiusura di quella estiva, durante la quale le rose vengono costruite con l’obiettivo di partenza di non toccarle almeno fino al termine della stagione.

Nel corso dei decenni il mercato è cambiato di pari passo con il calcio, se non di più. Da tanti anni ormai di acquisti e cessioni si parla quasi per tutta la durata della stagione e durante le settimane in cui è possibile depositare contratti vengono improntate trasmissioni tv e siti internet ad hoc e semplici indiscrezioni trovano ampio spazi sulla stampa specializzata.

Un tempo il mercato estivo durava lo spazio di qualche settimana, per concludersi entro la fine di luglio, quando iniziavano i ritiri delle squadre in vista del campionato la cui partenza era fissata per settembre. Va da sé che ora sia cambiato tutto e lo stesso vale per la sessione di gennaio, che fino a qualche decennio fa neppure esisteva.

La finestra di novembre, della durata di un paio di settimane appena, era sufficiente per quei club che avevano subito infortuni e chiamati quindi a colmare le lacune apertesi nell’organico. Ora è tutto diverso e molto più spettacolare, con tre mesi per acquistare e vendere in estate e uno pieno in inverno.

Una carriera in rampa di lancio stoppata a 22 anni: la nuova vocazione dell’ex Under 21

Per fortuna, verrebbe da dire, perché oggi il mondo del calcio è così imprevedibile che un club rischia di trovarsi costretto a sostituire un giocatore nel pieno della stagione non sempre per motivi fisici. Ne sanno qualcosa al Blue Weiss Linz, club del massimo campionato austriaco, che a gennaio si è messo alla caccia di un difensore per rimpiazzare il vuoto lasciato da Silvan Wallner.

Classe 2002, svizzero di Zurigo, Wallner era un profilo la cui crescita veniva seguita con attenzione all’interno del movimento calcistico elvetico. Già nazionale giovanile a tutti i livelli fino all’Under 21, il passaggio in estate dalla squadra della sua città, con la quale vinse il titolo nazionale nel 2022, al Linz sembrava il primo passo di una carriera in crescita, ma che si è invece chiusa a sorpresa lo scorso novembre per volontà dello stesso giocatore.

Silvan Wallner - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Silvan Wallner – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

“Basta giocare per lucro”: il talento chiude con il calcio per sempre

Wallner è membro della Chiesa Libera Avventista del Settimo Giorno e ha comunicato al Linz di non voler più andare avanti con il calcio per dedicarsi completamente alla fede. È toccato poi al club dare l’annuncio ufficiale della risoluzione del contratto firmato la scorsa estate. Wallner si era subito ritagliato un posto da titolare e ha disputato l’ultima partita della carriera lo scorso 26 ottobre.

“Sono un cristiano credente e leggo la Bibbia. Voglio seguire Gesù Cristo e il giorno di riposo biblico è diventato importante per me. Non voglio più giocare a calcio il sabato per lucro. Questa è la mia convinzione alla quale sono giunto in questi giorni” le parole di Wallner, in riferimento al fatto che per la sua dottrina religiosa il sabato è un giorno di riposo nel quale dedicarsi esclusivamente a Dio ed è vietato lavorare. Impossibile, quindi, senza la possibilità di giocare al sabato, portare avanti la carriera di calciatore. Nessuno saprà mai cosa sarebbe stato della carriera di Silvan, che tuttavia è oggi un uomo sereno e in pace con sé stesso.