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ADDIO IMMEDIATO, chiesta la cessione senza alcun dubbio | Spaccatura totale tra lui e il club

Calciomercato - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Calciomercato – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Dopo tre mesi ai margini e aver già chiesto la cessione ad agosto l’addio non può più essere rinviato: il caso che scuote il mercato di gennaio.

Cinque turni pieni di campionato, più la parte restante delle League Phases di Champions League e Europa League. Questo il menu che attende il calcio italiano di vertice per il primo mese del 2025. Un tour di impegni che gli allenatori dovranno vivere con uno stress supplementare, quello del mercato aperto.

Comprese le giornate di fine agosto, più di un quinto del campionato si gioca con le liste aperte. Un tema che è spunto di dibattito non soltanto in Italia, ma del resto la tendenza del calcio moderno è questa. Prendere o lasciare, per quello che rischia di diventare anche un gioco di… resistenza. Preparare le partite, per i tecnici, e andare in campo, per i calciatori, senza sapere con certezza dove si giocherà tra pochi giorni non è affatto semplice.

Eppure si tratta di un problema europeo, con il quale convivere ricordandosi che si è professionisti e che in quanto tali tutto può cambiare in breve tempo. Tuttavia, a meno che non si tratti di offerte improvvise o di sacrifici imposti dalla società di appartenenza per motivi economici, una cessione a gennaio è spesso figlia di quanto accaduto nella prima parte di stagione.

Pochi minuti giocati, magari un contratto in scadenza tra pochi mesi che non sarà rinnovato, difficoltà tattiche legate a cambi di assetto più o meno improvvisi. Sono queste alcune delle motivazioni che possono spingere un giocatore e il proprio entourage a chiedere di cambiare aria a metà stagione, magari dopo aver sfiorato di farlo già a fine estate.

Da titolare alla panchina, la rottura è inevitabile: gennaio porterà alla separazione

Questo è il caso di Adrien Tameze, la cui avventura al Torino può essere considerata agli sgoccioli. Il centrocampista franco-camerunese, approdato in granata nell’estate 2023, ha vissuto una prima stagione da titolare sotto la guida di Ivan Juric, che ben conosceva e apprezzava le sue caratteristiche dai tempi di Verona. L’avvicendamento tra il tecnico croato e Paolo Vanoli ha però cambiato profondamente la situazione.

Sotto la guida dell’ex allenatore del Venezia, infatti, Tameze è precipitato in fondo alle gerarchie, nonostante una duttilità tattica che gli permette di venire utilizzato in mezzo al campo come in difesa. Il giocatore, che compirà 31 anni a febbraio, aveva già capito la situazione ad agosto, quando aveva chiesto la cessione nel campionato saudita, dopo aver addirittura cambiato agente scegliendone uno ben inserito in quelle dinamiche.

Adrien Tameze - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Adrien Tameze – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Adrien Tameze sfoglia la margherita: restare in Europa o farsi tentare dall’Arabia?

Non se n’è fatto nulla, al pari dei rumors in Italia (Parma, Empoli), ma dopo un girone d’andata vissuto ai margini in granata il problema si è riproposto. Tameze ritiene conclusa la propria esperienza al Torino e ha nuovamente chiesto alla società di venire ceduto nel corso della finestra invernale di trattative, senza trovare opposizioni nel club.

Il Torino è alla ricerca a gennaio di un attaccante, dopo aver giocato gli ultimi tre mesi senza Duvan Zapata, ma potrebbe venire costretto a rimpiazzare anche l’eventuale partenza di Tameze attraverso l’acquisto di un centrocampista con caratteristiche difensive. In scadenza di contratto nel giugno 2026, l’ex Atalanta potrebbe fruttare ai granata una plusvalenza dopo i 2,8 milioni investiti per il suo cartellino un anno e mezzo fa. Ma tutto dipenderà da quale sarà l’eventuale club acquirente.