Dalla gioia del derby alla paura dell’ADDIO: “Roma, non so se resto” | Il top player spaventa pure Ranieri
Non c’è pace in casa giallorossa: il trionfo nel derby aveva illuso tutti, ma le parole del campione spiazzano tifosi e allenatore.
‘Mister Derby’ ha colpito ancora e, alla luce anche della strategica collocazione della stracittadina nel calendario 2024-’25, tutto fa pensare che per la Roma la svolta di una stagione tribolata sia vicina. Che si tratti di sfidare la Lazio per inseguire lo scudetto, superare un turno di Coppa Italia o provare a tirarsi fuori dai guai in campionato, la situazione non cambia.
Claudio Ranieri si esalta appena vede biancoceleste e del resto è inevitabile che sia così per uno che i colori della Roma non li legge solo dal punto di vista professionale, bensì anche con i panni del tifoso. Del resto il tecnico testaccino di sfide cittadine ne ha vissute anche sulle panchine di Juventus, Inter e Sampdoria e la media-punti, seppur buona, non è così lusinghiera.
Ma quali sono i segreti di Sir Claudio? Cosa permette a Ranieri di preparare così bene le partite contro la Lazio, a prescindere da quale sia il momento di forma della propria squadra e quello dell’avversario e a prescindere da chi ci sia sulla panchina opposta? E pensare che questa volta le premesse erano tutte contrarie, a partire dal distacco record in classifica tra Roma e Lazio.
Niente da fare, anche Marco Baroni ha dovuto abbassare il capo di fronte all’esperienza del rivale, al quale è però meglio non provare neppure a chiedere informazioni circa eventuali segreti relativi alla propria formula magica. Qualche idea però ce la si è fatti e una di queste porta dritto ad un paio di parole chiave nel calcio: semplicità e buonsenso.
Da Hummels a Pellegrini, Ranieri rilancia i big e fa ripartire la Roma
“Se ho dei campioni del mondo mi sembra logico metterli in campo” è stata una delle frasi-simbolo del Ranieri pensiero nei giorni di avvicinamento al derby, rispondendo a specifiche domande riguardanti il rilancio sotto la propria gestione di due senatori come Leo Paredes e Mats Hummels, ai margini durante l’era Juric.
Nel tentativo di ridare serenità all’ambiente Ranieri è quindi partito dall’abc, restituendo centralità ai giocatori più esperti prima e poi, dopo qualche esclusione, a capitan Lorenzo Pellegrini. I risultati si stanno vedendo, ma neppure il successo sulla Lazio è stato sufficiente per allontanare le nubi sul futuro di alcuni dei senatori di cui sopra, la cui avventura in giallorosso potrebbe concludersi molto presto.
Rinascita Roma, ma il campione del mondo gela tutti: futuro a rischio
Intervistato da ‘Il Messaggero’ poche ore dopo la vittoria sulla Lazio, infatti, lo stesso Hummels è rimasto sul vago rispondendo ad una domanda sull’eventuale permanenza di Ranieri sulla panchina della Roma anche nella prossima stagione: “La Roma dovrebbe tenerselo stretto. Quanto a me devo capire cosa fare, deciderò quest’estate”. Parole per certi versi inaspettate per un giocatore che, seppur con qualche mese di ritardo, ha assunto quel ruolo di leader della difesa della Roma che si pensava avrebbe potuto avere fin da inizio stagione.
Invece tra il ritardo di condizione dell’avvio, dopo un’estate da svincolato e la firma per i giallorossi a fine agosto, e le incomprensioni con Juric, Hummels ha vissuto oltre tre mesi da turista, riempiendosi la testa di domande circa la correttezza della scelta di approdare a Roma e di tentazioni concernenti il ritorno in Germania. Tale eventualità è stata scongiurata, ma solo nell’immediato. Una bella cavalcata nelle coppe, la risalita in campionato e un progetto vincente per la prossima stagione potrebbero convincere il campione del mondo 2014 a proseguire la propria avventura in Serie A.