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Ho chiuso col calcio: ora voglio salvare il mondo | Flamini fonda un’azienda ecosostenibile | “Il mio acido può sostituire il petrolio”

Mathieu Flamini nella nuova veste di imprenditore - Fonte X mathieuflamini - Ilgiornaledellosport.net
Mathieu Flamini nella nuova veste di imprenditore – Fonte X mathieuflamini – Ilgiornaledellosport.net

L’addio al calcio e poi l’idea meravigliosa: l’ex giocatore di Arsenal e Milan oggi è un ricco imprenditore con un progetto ambizioso.

Il ruolo ricoperto in campo da un calciatore nel corso della propria carriera non è sempre frutto di una scelta individuale. Anche il caso può contribuire ad avviare una carriera di successo, in particolare se le proprie qualità non sono quelle di un fuoriclasse…

La storia, ma anche diversi racconti autobiografici, riportano come il percorso vincente, e in qualche caso anche leggendario, di diversi portieri sia nato proprio per caso. Anzi, per necessità, dal momento che i primi passi a centrocampo e in attacco consigliarono saggiamente di arretrare.

Ci sono poi anche le situazioni in cui la posizione da ricoprire in campo è strettamente collegata alla propria indole, se non ad un’inclinazione particolare che sarà mantenuta anche nel post-carriera. Ecco allora che chi ha un carattere eccentrico può diventare un portiere di successo, chi ha il senso dell’anticipo spiccherà in difesa e… un opportunista può fare fortune in attacco.

Come considerare casuale, poi, il fatto che molti tecnici di successo, da Carlo Ancelotti a Pep Guardiola, siano stati centrocampisti grondanti di fosforo. Saper vedere il gioco in anticipo dal cuore del campo allena la mente per quando bisognerà pensare a organizzare una squadra intera.

Il re dei contrasti è diventato imprenditore di successo. E guadagna più di prima

In qualche caso, però, anche correre per tutti a centrocampo pur senza disporre di spiccate doti geometriche può fungere da dato rivelatore. Ne sa qualcosa Mathieu Flamini, che sei anni dopo l’addio al calcio è già riuscito a dimenticare i tanti successi e i tanti milioni guadagnati inseguendo un pallone grazie a un motivo molto semplice: i suoi guadagni si sono addirittura moltiplicati.

Sembra impossibile per un giocatore che ha indossato due delle maglie più gloriose al mondo, quelle di Arsenal e Milan per oltre 15 anni. Invece è proprio così, grazie evidentemente ad un senso per gli affari innato, ma anche alla vocazione per… spendersi per gli altri. Questo Flamini ha fatto da centrocampista di sostanza e questo è l’obiettivo della sua seconda vita di successo da imprenditore.

Mathieu Flamini ai tempi del Milan - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Mathieu Flamini ai tempi del Milan – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Rubava palloni a centrocampo, oggi Flamini ha un altro sogno: salvare il pianeta

Certo, anche il caso gioca un ruolo importante, così galeotto fu il lungo soggiorno milanese di Mathieu, dal 2008 al 2013. Lo scudetto con Allegri in panchina, lo spogliatoio diviso con tante stelle, ma anche un’amicizia preziosa, quella con Pasquale Granata, imprenditore di Caserta, che divenne poi socio di Flamini nella GfBiochemicals, azienda attiva nel mondo dell’eco-sostenibilità e leader mondiale nella produzione dell’acido levulinico, una molecola che, come ha detto lo stesso Mathieu, ad dell’azienza, “può aiutare a diminuire le emissioni di monossido di carbonio trattandosi di un acido che reagisce come il petrolio e, quindi, lo può sostituire”.

A sei anni dalla sua nascita la GfBiochemicals ha depositato oltre duecento brevetti ed è già diventata un’alternativa di origine vegetale ai prodotti derivati dall’oro nero e ha permesso ai loro fondatori di coltivare il sogno di salvare in pianeta, oltre che di vedere moltiplicati i propri guadagni. “Il cambiamento climatico è uno dei grandi problemi del nostro tempo” ha detto Flamini, che ha poi confessato al ‘Times’ di essere da sempre attento alle tematiche ambientali, fin da quando guardava incantato i documentari di Jacques Cousteau. Perché niente nasce per caso…