Era la stella del ‘nord’: fece faville a Parma, ora vende aspirapolveri (e gioca a poker)
La sua stella ha brillato per pochi anni, ma molto ruggenti, in Italia e in Europa: poi basta calcio, oggi l’ex campione non si ferma mai.
Chi l’ha detto che per diventare giocatori di basket di successo bisogna essere per forza prestanti? O che per essere portieri di calcio è indispensabile essere alti più di 1,90? Il sogno di tanti bambini, quello di sfondare nello sport preferito, si è dovuto spesso scontrare con la dura realtà.
Questione di ceto sociale, ma anche di doti fisiche, dal momento che ogni disciplina sta andando nella direzione dei super-atleti, comprese quelle nelle quali ci dovrebbe essere spazio anche per chi sa trattare con maestria l’attrezzo del mestiere senza essere un gigante.
Si tratta del resto di una tendenza generale della società, fatto sta che nel tennis i campioni sono ormai quasi tutti dei colossi e che anche nei settori giovanili del calcio è sempre più raro imbattersi in talenti dalla corporatura minuta e che provano a fondare tutte le proprie fortune sul talento, con il rischio di sbattere contro difensori-armadi e di dover arretrare il proprio ruolo per… evitarli.
Questo ovviamente non vuol dire che nel calcio che verrà ci sarà spazio solo per gli eredi di Cristiano Ronaldo e non per quelli di Leo Messi, ma il rischio è che per sfondare sotto il metro e ottanta di altezza bisognerà davvero essere in possesso di un talento da predestinato e da leggenda come nel caso della Pulce. Un vero peccato, perché se così fosse stato anche in epoche non troppo lontane ci si sarebbe persi l’escalation, seppur di breve durata, di un giocatore che ha trovato nell’Italia la propria seconda patria calcistica, dopo essersi affermato in quella d’origine… proprio a dispetto di un fisico non proprio comune.
Il campione tascabile che fece impazzire il Ducato ha cambiato vita: “Ero stanco di allenarmi”
Nascere in Svezia ed essere alti 1,76 è una rarità, ma Tomas Brolin non se n’è mai curato riuscendo anzi a coronare il sogno di milioni di connazionali, quello di rappresentare il proprio paese agli Europei giocati in casa, nel 1992. L’avventura si arrestò in semifinale, ma segnò la definitiva affermazione di un talento sbarcato in Serie A già due anni prima, scovato dal Parma che con Nevio Scala in panchina incantò l’Italia e l’Europa anche grazie alla velocità e ai dribbling di Brolin, vero e proprio idolo dei tifosi.
Con la nazionale Tomas giocò da protagonista anche il Mondiale ’94, chiuso al terzo posto, ma la nausea da calcio era già in arrivo. Complice qualche serio infortunio e il fallimento in Premier al Leeds, ad appena 28 anni Brolin decise di ritirarsi. Quello che per molti colleghi è un salto nel buio per lo svedese rappresentò invece l’inizio di una vera e propria tempesta di idee e progetti. “Ero stanco di allenarmi tutti i giorni e mi frullavano altri progetti in testa” avrebbe detto.
Un vulcano di idee, un incontro fatale e un solo obiettivo: “Non voglio annoiarmi”
Per qualche anno lo abbiamo visto giocare a poker sul web, ma il vero talento nascosto era quello per gli affari. Per farlo sbocciare servì però anche un incontro fatale quanto casuale, quello con Goran Edlund, imprenditore e inventore svedese. In breve tempo i due hanno messo in piedi un’impresa che oggi rappresenta il core business della quotidianità di Brolin. Si tratta della “The Twinner”, azienda pionieristica nel mondo dei prodotti per la pulizia della casa.
L’idea dell’aspirapolvere multifunzionale, con un tipo di bocchetta che non impone il classico cambio per diverse tipologie di superfici. si è rivelata un successone in grado di soppiantare le altre mille passioni di Brolin. Dalla musica, con un disco all’attivo, al mondo delle calzature, fino al settore immobiliare e a quello della ristorazione, con un ristorante fusion a Stoccolma dal nome italiano, “Undici”. Progetti interessanti, ma che non hanno avuto seguito. Perché “la vita è troppo breve per fare cose noiose. Non faccio cose che non mi divertono più” il manifesto di Tomas, l’ex talento tascabile che oggi aiuta a tenere le case pulite.