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Djokovic si schiera con Kyrgios: “Doping Sinner? Cinque mesi all’oscuro”

Novak Djokovic - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Novak Djokovic – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Anche l’ex numero 1 del mondo si schiera contro Jannik a poche settimane dall’attesissimo verdetto sul caso Clostebol.

Il torneo di Brisbane, valido come 250 per il circuito ATP e 500 per il WTA, ha segnato ufficialmente l’inizio della stagione tennistica 2024. Oppure la fine di quella 2023, dal momento che il confine è sempre più sottile in un calendario che non concede di fatto tregua agli atleti.

Appena 40 giorni fa si concludeva l’edizione 2024 della Coppa Davis, con il trionfo bis dell’Italia guidata da Jannik Sinner, ma le vacanze per i protagonisti dello sport della racchetta sono sempre più brevi. Un paio di settimane appena, perché poi bisogna ripartire con la preparazione in vista del primo Slam della stagione.

Gli Australian Open sono alle porte, da metà gennaio inizierà il cammino di Sinner per difendere la prima posizione del ranking ATP. L’altoatesino ha un vantaggio più che rassicurante, ma a Melbourne ci saranno da difendere i 2000 punti del trionfo dello scorso anno, il primo Slam della carriera di Jannik. Ben consapevole della necessità di mettere in cascina più punti possibile per mettersi al riparo da brutte sorprese.

Il riferimento non va al campo e al rischio di incappare in qualche sconfitta, bensì all’ormai famigerato caso Clostebol, per il quale la parola fine è sempre più vicina. Assolto o colpevole? Quale sarà l’esito del ricorso presentato dalla Wada? La sentenza di primo grado dell’Itia sarà confermata o Sinner andrà incontro a una squalifica e alla conseguente sottrazione di punti in classifica?

Sinner e la bufera doping: prende posizione anche Djokovic

Lo si saprà a breve, eppure sta crescendo il partito di coloro che pensano di avere già la risposta, o meglio che prendono posizione sul caso. Nick Kyrgios, da tempo in prima fila nel punzecchiare Sinner, ma soprattutto nell’attaccare il modo in cui il caso è stato gestito, sta facendo proseliti se è vero che sul tema si è espresso pure colui che è ancora a tutti gli effetti il tennista più famoso al mondo.

Novak Djokovic è in lizza al torneo di Brisbane per perfezionare la forma in vista del nuovo assalto agli Australian Open. Ebbene, in conferenza stampa Nole ha preso per la prima volta posizione sul tema, dopo aver glissato per mesi su un argomento così scottante: “Conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sono sentito molto frustrato nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi dopo che ha ricevuto quella notizia”.

Jannik Sinner - Instagram janniksin - Ilgiornaledellosport.net
Jannik Sinner – Instagram janniksin – Ilgiornaledellosport.net

Djokovic, Kyrgios e le polemiche: la strategia di Jannik non cambia

Chiare, quindi, le parole di Djokovic, che ha tenuto a ribadire la convinzione circa la buona fede di Sinner, criticando il fatto che la notizia non sia stata divulgata da marzo e per i successivi cinque mesi. Solo Jannik e il suo entourage ne erano a conoscenza, cosa che comunque non ha certo alleggerito il fardello con cui l’altoatesino ha dovuto affrontare il prosieguo della stagione, a partire da Wimbledon.

Un concetto diverso da quello espresso da Kyrgios, che sempre da Brisbane ha parlato sì di “differenza di trattamento” tra i giocatori, avanzando però anche il pesante sospetto che “ stiano cercando di nascondere la polvere sotto il tappeto parlando della quantità di doping, ma non è quello il punto”. Djokovic si pone a metà strada, pur dando ragione a Kyrgios “sulla trasparenza e l’incoerenza dei protocolli”. Sinner, non in gara a Brisbane, ha come sempre scelto di non rispondere, pensando solo ad allenarsi e facendosi scivolare addosso le polemiche, come fa da ormai oltre cinque mesi. Sperando che siano le ultime prima di potersi togliere quest’insopportabile scimmia dalla spalla.