Spalletti ha deciso: NON ti posso più convocare | La stella azzurra non brilla più, è ADDIO
Tra Nations League e qualificazioni al Mondiale sarà un 2025 intenso per la nazionale: il ct lancia l’ultimatum al campione in declino.
Può una serata sbagliata vanificare il lavoro fatto in tre mesi? No in un ambiente di lavoro “normale”, cosa che purtroppo non è il calcio. Già, così l’esperienza di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia sta proseguendo all’insegna di preoccupanti alti e bassi.
Ereditata la guida degli Azzurri da Roberto Mancini a Ferragosto 2023, pochi mesi dopo lo scudetto vinto con il Napoli, Spalletti ha faticato a sintonizzarsi sulle lunghezze d’onda da ct, centrando senza convincere appieno il pass per Euro 2024, salvo poi deludere clamorosamente durante la fase finale.
In Germania l’Italia ha toccato uno dei punti più bassi della propria già non troppo gloriosa storia recente, ma la ripartenza in Nations League è stata incoraggiante, almeno fino alla notte di San Siro contro la Francia, che ha fatto sfumare il primo posto nel girone e il conseguente incrocio teoricamente morbido ai quarti di finale.
A marzo si ripartirà ancora da Milano e ancora dalla Germania. Un segno del destino? Vincere sarebbe fondamentale soprattutto per assicurarsi un girone di qualificazione più abbordabile verso il Mondiale 2026 e anche per questo Spalletti sa di non poter sbagliare le scelte in sede di convocazione.
‘In Nazionale c’è posto per tutti, ma…’: il messaggio di Spalletti agli ‘azzurrabili’
La speranza è però che anche i campionati nelle prossime settimane forniscano al ct indicazioni interessanti in modo da continuare ad affidarsi ai nuovi leaders e allargare la base del gruppo qualora ce ne fosse la possibilità, magari anche recuperando alla causa alcuni degli eroi di Euro 2021 che da troppo tempo e per ragioni diverse non sono più utili causa azzurra.
In questo senso una mano a Spalletti potrebbe darla anche il mercato di gennaio, i cui sviluppi possono tornare a far brillare in Serie A giocatori potenzialmente molto utili alla nazionale. Come Domenico Berardi, che dopo il lungo stop per infortunio sta facendo… warm up in Serie B con il suo Sassuolo, e come Federico Chiesa, vero e proprio desaparecido con il Liverpool.
Dai fasti di Euro 2021 alla panchina: il top player è nei guai e rischia di perdere tutto
Che la scelta dell’esterno di lasciare la Juventus per i Reds a fine estate fosse un azzardo lo avevano sospettato in tanti, ma non era immaginabile che Federico potesse fare la comparsa ad Anfield. Merito anche della marcia spedita di cui la squadra di Slot è stata protagonista fin da subito e di un parco attaccanti collaudato, ma quel che è certo è che Chiesa si sta intristendo in panchina.
Lo scenario deve essere invertito e questo sarebbe stato il contenuto di un dialogo avvenuto tra lo stesso giocatore e Spalletti nelle scorse settimane. Senza la possibilità di testare sul campo la sua condizione fisica il ct, costretto a depennare il nome di Chiesa dalle ultime convocazioni, non potrà rivedere le proprie scelte. Vero che nel nuovo 3-5-1-1 dell’Italia Federico farebbe fatica a trovare una collocazione, ma sei mesi da protagonista in un club di vertice in Italia, giocati nel proprio ruolo e da “vero” Chiesa, potrebbero anche convincere Spalletti a rivedere le proprie convinzioni. No campo, no Italia. Il messaggio è chiaro. E il Mondiale non troppo lontano.