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La stella dei Bulls in bancarotta: 120 milioni di dollari bruciati in aerei che non volavano e investimenti fallimentari | E deve pure pagare ai media che ne avevano parlato

Chicago Bulls anni '90 - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Chicago Bulls anni ’90 – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Anche uno dei giocatori più famosi (e ricchi) della storia può sbagliare tutto una volta uscito dal campo: dalle stelle alle stalle in pochi anni.

Chi l’ha detto che per formare un gruppo vincente, capace addirittura di entrare nella leggenda dello sport, si debba essere tutti amici? La storia è piena di rose composte da giocatori che hanno riempito all’inverosimile le proprie bacheche e quelle dei club, pur… non sopportandosi.

Del resto in uno sport di squadra è difficile riuscire a mettere d’accordo oltre 20 teste, con i loro spigoli caratteriali e qualche tendenza a fare da primadonna, al punto che proprio questo, soprattutto al giorno d’oggi, è il compito più difficile per un allenatore, o un coach, a seconda della disciplina.

La tattica è importante, leggere la partita anche, ma l’aspetto motivazionale è sempre più predominante. E in ogni caso non è detto che anche quando il mister riesca a trovare un compromesso sul campo, all’interno dello spogliatoio tutto vada sempre liscio e i contrasti siano ridotti al minimo.

I Chicago Bulls dei primi anni ’90 sono stati una delle squadre più vincenti della storia. Non solo della pallacanestro. Facile, verrebbe da dire, quando in campo vanno giocatori che sarebbero diventati leggende come Michael Jordan e Scottie Pippen. In effetti è così, fino a quando non è spuntato… The Last Dance.

Il più grande difensore della storia finisce in bolletta: patrimonio dilapidato

Il documentario trasmesso nel 2020 che ripercorre storia e retroscena dei Bulls ha infatti svelato come tra Jordan e Pippen, i due giocatori più forti della squadra, non corresse buon sangue. Eufemismo. Il miglior realizzatore di sempre da una parte, il difensore più forte di tutti i tempi dall’altra. Coppia perfetta? Macché…

Il buon Scottie ha versato parecchio veleno nei confronti di Air Mike, ma del resto la vita di Pippen dopo il ritiro dal parquet è stata tutta meno che tranquilla a causa di una serie di investimenti sbagliati che lo portarono a dilapidare incredibilmente il proprio patrimonio, stipendi da favola e lauti premi inclusi.

Scottie Pippen - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Scottie Pippen – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

C’è anche l’aereo… che non vola: tutte le disavventure del fuoriclasse in disgrazia

La stima fu di 120 milioni di dollari evaporati a causa di investimenti sbagliati, compresi i quattro per un aereo jet privato che non poteva volare, più uno per ripararlo. Guai però a farlo sapere al punto che nel 2013 una situazione già delicata fu compromessa da una causa persa da Pippen contro i giornalisti, rei di aver anticipato la notizia che la leggenda fosse in bancarotta.

Non era vero, anzi sì, dal momento che il sette volte All Star fu pure costretto a risarcire i media. Il tracollo proseguì fino al 2021, quando fu costretto a svendere la villa che aveva a Chicago dopo aver tentato anche la curiosa strada di un affitto molto particolare, proponendo ai clienti di trascorrere una giornata con lui per ascoltare racconti e retroscena sulla carriera. Bella trovata, ma costi troppo esosi. Meno di 30 anni dopo aver raggiunto l’apice del successo Pippen si deve accontentare della polvere di stelle. Senza neppur poter chiedere aiuto al vecchio amico Mike…