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È finito tutto all’asta: 4 milioni di debito, 99 creditori | L’ex stella NBA in bancarotta ha dovuto vendersi pure la casa

Campo da basket - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Campo da basket – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Il mondo del basket statunitense non è dorato per tutti: neppure giocare 15 anni ad alti livelli può prevenire il tracollo finanziario.

Un anello è per sempre. Nella vita… come nello sport. Un fidanzato che regala un diamante alla propria futura dolce metà si impegna a contrarre a breve un impegno per la vita, ma anche certi successi sportivi restano per l’eternità.

Nel mondo del basket statunitense vincere l’anello significa diventare campioni NBA. Il trionfo arriva al termine di un percorso lungo quasi nove mesi e ricchissimo di partite. Si sa, nello sport più ricco del mondo si gioca di fatto sempre.

Altro che il calendario intasato di cui si lamentano i calciatori d’alto livello di oggi. Sostenere tre partite a settimane può essere usurante? Ok, si sta parlando di discipline diverse, perché correre su e giù per un campo di calcio è più usurante che disputare una partita di pallacanestro, a dispetto di tempo effettivo e numero di giocatori inferiori.

Fatto sta che le stelle della NBA scendono spesso sul parquet anche a distanza di un paio di giorni e sono chiamate a dare spettacolo anche durante le Feste. Certo, i guadagni sono da capogiro anche rispetto a quelli dei calciatori e in questo caso a portare a casa stipendi da sogno non sono solo i super campioni.

La NBA, il Dream Team e poi l’oblio: il calvario del campione fa il giro del web

I vari livelli della piramide sono però presenti anche nella National Basket Association. Perché un anello sarà anche per sempre, ma arrivare a vincerlo è tutt’altro che facile. Per molti giocatori anche di buon livello questo è infatti destinato a restare un sogno per tutta la carriera e gli stessi sono costretti ad accontentarsi di ottimi stipendi.

Eppure, incredibile, ma vero, anche un cestista statunitense può ritrovarsi sul lastrico, se investe male i propri guadagni. Questo è quello che è accaduto ad un giocatore ben conosciuto dagli appassionati, capace di giocare in NBA per 15 stagioni, pur senza mai raggiungere picchi di rendimento particolarmente elevati e firmare per franchigie top.

Derrick Coleman - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Derrick Coleman – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Quando un investimento sbagliato cambia la vita, l’ex nazionale ha perso tutto

Stiamo parlando di Derrick Coleman, un nome e un cognome che fanno parte della storia degli sport americani, essendo gli stessi del primo giocatore non udente capace di giocare e vincere un Superbowl. Il “nostro” Coleman, classe ’67, ex Nets, 76ers e Hornets, oltre che nazionale nel Dream Team USA per un breve periodo nel 1994, ha avuto la sola colpa di investire in diverse proprietà immobiliari e ditte nella città di Detroit, pesantemente colpita dalla crisi dell’automotive.

Fu così che nel 2010 Coleman finì letteralmente in bancarotta, travolto da debiti per oltre 4 milioni e da ben 99 diversi creditori che bussavano sempre più furenti alla sua porta per ottenere indietro i propri soldi. Mettere all’asta la villa di proprietà in una ricca cittadina del New Jersey è stato inevitabile. Quindici anni di onorata e ben pagata carriera in fumo in pochi mesi, perché un canestro da tre si può sbagliare un investimento molto meno. Anche se si proviene dallo sport più ricco del mondo.