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Inter addio, adesso è finita davvero per me: mi ritiro | Annuncio choc, il più fedele di tutti se ne va via così

Stadio San Siro Inter - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stadio San Siro Inter – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

I nerazzurri sono avviati verso un’altra stagione da protagonisti, ma la fine del 2024 è coincisa con un addio doloroso: la decisione è ufficiale.

La politica dei rinnovi in casa Inter procede spedita. Del resto, come recita un noto “copyright” del presidente Marotta, “il mercato di gennaio è una sessione di riparazione. E chi non ha nulla da riparare non ha alcuna necessità di intervenire”.

È proprio il caso dell’Inter, al cui organico non manca davvero nulla per puntare ad arrivare fino in fondo in tutte le competizioni anche senza effettuare alcun ritocco durante la finestra invernale di trattative. Gli squilli di Arnautovic e Asllani in Coppa Italia contro l’Udinese hanno fatto salire a 17 il numero di giocatori diversi andati a segno tra Champions, Serie A e Coppa Italia. Inzaghi non può che fregarsi già le mani. La sua politica del turnover scientifico sta valorizzando l’intera rosa.

Per questo la dirigenza ha potuto concentrarsi sulla politica dei rinnovi, andando a blindare elementi la cui scadenza contrattuale si stava facendo pericolosamente vicina. Mentre c’è chi deve inseguire rinforzi necessari per portare avanti una stagione ambiziosa, in casa dei campioni d’Italia si può già programmare il futuro.

Da settembre ad oggi sono già tre i giocatori che hanno messo nero su bianco prolungando il proprio legame con l’Inter. Si tratta dello stesso Asllani, di Dumfries e di Bisseck. Per il centrocampista albanese e l’esterno olandese la nuova scadenza è fissata al 2028, per il difensore tedesco 12 mesi più tardi.

L’Inter saluta un pezzo di storia: la dinastia si è conclusa

Ad agosto era invece toccato a Lautaro Martinez, così la lista dei giocatori a scadenza entro i prossimi 18 mesi è sempre più ristretta. Il futuro di Acerbi e De Vrij verrà deciso tra qualche mese, considerando l’età dei due giocatori. C’è però chi va in controtendenza. Una colonna dell’Inter ha infatti deciso di dire basta, separando la propria strada da quella del club nerazzurro. E ponendo fine a una vera e propria dinastia.

Il 31 dicembre sarà infatti l’ultimo giorno alla Pinetina per Massimo Dellacasa. Un nome che dice tanto ai tifosi dell’Inter, ma anche a tutti gli appassionati di calcio, trattandosi dello storico fisioterapista nerazzurro, pronto a chiudere la propria carriera dopo 42 anni e 10 mesi di onoratissimo servizio, tutti trascorsi al servizio dell’Inter.

I fratelli Dellacasa con il padre e il presidente dell'Inter Marotta - Foto Inter.it - Ilgiornaledellosport.net
I fratelli Dellacasa con il padre e il presidente dell’Inter Marotta – Foto Inter.it – Ilgiornaledellosport.net

Da nonno Bartolomeo ai nipoti: tre generazioni al servizio della Beneamata

Nella giornata di mercoledì 18 dicembre il presidente Marotta lo ha omaggiato con una maglia speciale per ringraziarlo per l’attività svolta per il club. Insieme a Massimo c’era anche il fratello Marco Dellacasa, attuale coordinatore dei fisioterapisti nerazzurri, e il padre Giancarlo, anch’egli per tanti anni storico fisioterapista dell’Inter. A iniziare la dinastia fu il capostipite Bartolomeo, detto “El Tumela”, nato nel 1908, che iniziò a lavorare per l’Inter nel 1945.

Poi fu la volta del figlio Giancarlo, che lavorò ai tempi della Grande Inter di Helenio Herrera. Dagli anni ’80 è poi toccato ai fratelli Massimo e Marco, che hanno curato i muscoli di decine e decine di campioni. Da Matthäus a Ronaldo, da Eto’o e Milito fino a Lautaro Martinez. La famiglia Dellacasa ha legato per sempre il proprio nome all’Inter, disegnando una successione senza precedenti in Europa. Anni di trionfi e stagioni di delusioni, ma dal 2025 a Appiano Gentile si sentiranno tutti un po’ più soli.