Il Fenomeno al comando, ora il Brasile prende il miglior allenatore al mondo | Contratto sul tavolo, può vincere l’ultimo titolo che gli manca
Ronaldo è pronto per tornare nel calcio dalla porta principale: tutto fatto e la prima decisione può lasciare il segno. Obiettivo, fare la storia.
“Andiamo a comandare”. Il titolo della celebre hit di Rovazzi calza a pennello per parlare di ciò che chi è stato un grande calciatore è sempre stato abituato a fare. Spesso, anche se non sempre, nella storia del calcio i fuoriclasse più grandi sono stati anche leaders, dentro e fuori dal campo.
Il concetto di leader nel mondo degli sport di squadra ha in verità una definizione piuttosto labile. Leader non è chi alza la voce più forte, bensì chi la fa sentire anche senza eccedere nei toni nei momenti più difficili, quando compagni magari anche più forti, ma non altrettanto carismatici, hanno bisogno di sentirsi rincuorati.
Così, da Giacinto Facchetti a Franco Baresi, fino a Gaetano Scirea e Michel Platini, gli esempi di leader che hanno sempre preferito contare e pesare le parole prima di esporsi è piuttosto lungo. Poi si può essere leader anche alla Diego Armando Maradona, il più forte per distacco in tutti i gruppi in cui ha giocato, senza mai farlo pesare.
Luis Nazario da Lima, per tutti Ronaldo, non è stato il leader dell’Inter che sfiorò lo scudetto del ’98 e neppure del Brasile campione del mondo 2002. I suoi gol hanno fatto la differenza, ma la sua parabola calcistico-caratteriale non è stata quella del trascinatore, complice forse anche i tanti infortuni accusati in carriera.
Ronaldo rompe gli indugi: la nuova carriera può avere inizio
Una volta appesi gli scarpini al chiodo, però, la situazione sembra essere mutata radicalmente. Così, dopo aver ricoperto il ruolo di presidente del suo Cruzeiro e di proprietario del e dopo essersi impegnato nel sociale nella lotta al razzismo, il Fenomeno si sente pronto per andare a comandare. Dove? Per il momento in patria.
La candidatura alla presidenza della Federcalcio brasiliana è stata ufficialmente presentata e anche se le elezioni sono ancora lontane, in tanti dalle parti di San Paolo sono già pronti a scommettere che quello dell’ex attaccante del Real Madrid sarà l’ennesimo caso di un ex fuoriclasse prestato alla politica.
Brasile, riparte la caccia al ct: nomi illustri sul tavolo, ma il preferito è uno solo
Il Fenomeno sembra già avere idee molto chiare, a partire dalla decisione più importante che spetta ad un futuro presidente federale: la scelta del commissario tecnico della nazionale. Chi ha vinto due Mondiali non può che puntare al top, così ecco le due migliori candidature possibili, quella di Pep Guardiola e quella di Carlo Ancelotti.
Proposte di calcio diverse, carriere diverse, ma in entrambi i casi si tratterebbe di scelte affascinanti e suggestive. Al momento la preferenza di Ronaldo va al tecnico del Real Madrid, che ha conosciuto direttamente, seppur per pochi mesi, ai tempi del Milan, e che la CBF aveva già contattato, quasi con successo, nei mesi scorsi. Il matrimonio mancato può consumarsi già la prossima estate per permettere a Don Carlo di provare a vincere l’ultimo titolo che manca alla propria collezione sterminata, il Mondiale. La stretta di mano tra il Fenomeno e Mister Champions promette di essere una delle più vincenti della storia del calcio.