Home » Qui il mio lavoro è finito: ho segnato abbastanza e vinto ogni cosa | I soldi non sono tutto, e lui preferisce RITIRARSI, i fan restano di stucco

Qui il mio lavoro è finito: ho segnato abbastanza e vinto ogni cosa | I soldi non sono tutto, e lui preferisce RITIRARSI, i fan restano di stucco

Stadio - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stadio – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Quando viene a mancare la passione si spegne tutto: il re dei bomber pronto a stracciare il contratto milionario per iniziare una nuova vita.

Nel calcio, come in ogni settore della vita, non è mai finita finché non è finita. Se c’è un briciolo di speranza, una piccola luce in fondo al tunnel è giusto inseguirla per cercare di raggiungere il proprio obiettivo, per non arrendersi a un finale che sembra scritto e ineluttabile.

Il riferimento può andare a una partita da raddrizzare, ma magari anche a una carriera da portare avanti in qualche modo, pur dopo aver giocato migliaia di partita, vinto decine di trofei e guadagnato milioni e milioni di euro. Già, ma cosa può spingere avanti in casi del genere?

Ok, il denaro fa sempre comodo e gola, anche se il conto in banca fosse già sufficiente per alcune delle generazioni successive. Alla fine però la molla principale che spinge a continuare a giocare anche quando il mondo intorno a te, amici e parenti, ti invita ogni giorno a fare i conti con la realtà si chiama passione.

È il ritorno di quel fanciullino che ha spinto ad iniziare a dare calci ad un pallone, circa 40 anni prima, all’epoca di certo senza pensare di poter costruire un impero economico. E c’è solo una cosa in grado di mettere a tacere la voce di quel fanciullino. Gli infortuni, certo, ma soprattutto la routine. Quando giocare nel weekend e allenarsi in settimana da un piacere diventano un obbligo, allora è davvero finita.

Basta Arabia e basta calcio: il bomber leggendario pensa al ritiro

Il “click” prima o poi scatta in tutti e il brutto è che può succedere all’improvviso. Magari dopo aver segnato un gol importante e avere constatato di poter tenere ancora il passo di ragazzi molto più giovani. Oppure non molto tempo dopo aver firmato un contratto particolarmente ricco. Proprio questo è ciò che sembra essere accaduto a uno degli attaccanti più forti della storia recente del calcio.

Karim Benzema è stanco di giocare a calcio, appena un anno e mezzo dopo l’addio al Real Madrid per tentare l’esperienza in Arabia. L’avventura all’Al-Ittihad procede discretamente a livello di squadra e individuale. C’è pure stato l’amarcord con l’amico Cristiano Ronaldo e il vizio del gol non si è spento. Ma la passione sì.

Karim Benzema Al-Ittihad - Instagram karimbenzema - Ilgiornaledellosport.net
Karim Benzema Al-Ittihad – Instagram karimbenzema – Ilgiornaledellosport.net

Il ritorno a casa prende forma, il campione diventa ambasciatore

Secondo quanto riportato da ‘Relevo’ proprio la routine, la fatica mentale legata ai sacrifici imposti dal calcio, oltre che per gli allenamenti che in Arabia si svolgono nel tardo pomeriggio per dribblare le elevate temperature. Troppo per un calciatore di 36 anni che ha già vinto tutto e guadagnato tantissimo, ma afflitto dalla nostalgia per l’Europa e soprattutto per la sua Madrid.

Benzema avrebbe quindi deciso di dare l’addio al calcio al termine della stagione, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto fissata al giugno 2026. L’Al-Ittihad non si opporrebbe, potendo risparmiare quasi 100 milioni, e la Casa Blanca lo riaccoglierebbe festante. Sì, perché l’idea di Benzema sarebbe quella di diventare ambasciatore del Real nel mondo, in particolare nella zona araba. Un progetto che Florentino Perez sarebbe pronto a sposare e Karim a svolgere con passione. Quella persa per i 90 minuti.