Adesso basta, è TABULA RASA: cento milioni per rischiare la retrocessone, ora cacciano via tutti a partire dalla ‘Stella’ I A rischio il Capitano
Dalla crisi ai timidi segnali di ripresa, poi è di nuovo abisso: il mercato è un flop e la classifica fa paura, la società decide di cambiare tutto.
C’è poco da fare. Raddrizzare una stagione che nasce male è molto difficile. Le eccezioni nella storia del calcio non sono mancate, ma la regola è quella che se i segnali di fine estate-inizio autunno sono foschi, difficilmente ci sarà un inverno tranquillo.
Ovviamente per nata male non si intende qualche rovescio nelle prime partite della stagione, alla luce anche del fatto che ormai la prassi è quella di iniziare il campionato così presto che in caso di qualche segnale negativo in avvio c’è perfino il tempo di provare a correre ai ripari durante le battute finali del mercato estivo.
Quando invece le cose iniziano ad andare male, non solo sul campo, e non si riesce ad invertire la tendenza entro un mese o due sarà meglio che tutto l’ambiente si prepari ad un’annata da vincere in trincea, pena la creazione di false aspettative di rinascita che rischiano di creare ancora più danni ad un gruppo di giocatori al quale evidentemente manca qualcosa.
Lo scenario di cui sopra descrive al meglio la situazione che sta vivendo la Roma, ad un passo dal giro di boa con una classifica da paura. E pensare che proprio il popolo giallorosso può ricordare nel passato non troppo remoto una vera e propria resurrezione che per poco non sfociava in gloria.
Il terzo allenatore non basta: stagione da incubo, ora si rischia per davvero
Il riferimento è alla stagione 2009-’10, quella del primo mandato di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Subentrato a Luciano Spalletti dopo appena tre partite, il futuro Sir Claudio avrebbe confezionato una rimonta entusiasmante, fermatasi ad un passo da uno scudetto che sarebbe stato leggendario. Quest’anno, invece, è tutto decisamente diverso.
La sconfitta contro il Como, appena una settimana dopo la bella vittoria sul Lecce, ha riportato d’attualità gli spettri di una zona retrocessione incredibilmente vicina, ma soprattutto è coincisa con il ritorno della contestazione dei tifosi. Il finale di 2024 sarà da brividi, calendario alla mano, eppure la piazza si aspetta una reazione d’orgoglio. Al pari di una società che sarebbe pronta a rivoluzionare l’organico a gennaio.
Dalla pioggia di investimenti alla rivoluzione: il top club in crisi cambia tutto a gennaio
Se infatti, oltre che cercare di ben figurare in Coppa Italia e Europa League, l’unico obiettivo della stagione sarà davvero quello di stare alla larga dal baratro, tanto vale separarsi dal maggior numero possibile di giocatori che finora non hanno reso, anche per abbassare il monte ingaggi in vista dell’ormai più che probabile assenza dalle coppe nella prossima stagione. Così, come riportato dal Corriere dello Sport, la furia dei Friedkin potrebbe abbattersi su non meno di una mezza dozzina di giocatori.
Sicure paiono le partenze di Nicola Zalewski, in scadenza a giugno e nel mirino della tifoseria da settembre dopo il rifiuto al Galatasaray. Anche l’avventura di Enzo Le Fée si interromperà, se non a titolo definitivo, quantomeno in prestito per capire se quei 23 milioni investiti a gennaio potranno mai essere recuperati. Anche in attacco gli equivoci non mancano. Sulla trequarti la presenza di Dybala e Soulé spingerà alla partenza di Baldanzi, mentre in attacco l’arrivo di un vice Dovbyk porterà alla partenza di Shomurodov. Plusvalenza pura sarà invece la probabile cessione di Mario Hermoso, mai davvero ambientatosi e pronto a tornare in Spagna, a patto di abbassarsi l’elevato ingaggio concessogli dalla Roma.