L’arabo sgancia la bomba su Roma: esaltazione totale nella comunità, ora è l’idolo di mezzo mondo
Il calcio globale lancia un nuovo messaggio: il mercato non ha più confini, ma questo exploit non se l’aspettava nessuno. Tifosi in festa.
Ora è ufficiale. Il Mondiale 2034 si giocherà in Arabia Saudita per quella che sarà la terza edizione della storia a disputarsi nel continente asiatico. Saranno passati 32 anni da Giappone-Corea del Sud e appena 12 dalla prima edizione autunno-invernale di sempre, svoltasi in Qatar nel 2022. E proprio come accaduto a Doha e dintorni si giocherà d’inverno.
Del resto la politica di allargamento dei confini commerciali del calcio è da anni un caposaldo di Zurigo e dall’altra parte è facile immaginare come a Riyad nulla verrà lasciato al caso nell’organizzazione dell’evento più globale del mondo dopo i Giochi olimpici. Quanto al fatto tecnico, la speranza degli sportivi locali è che la propria nazionale c’arrivi meglio rispetto a quanto fatto dal Qatar.
Le basi ci sono tutte dal momento che i Figli del Deserto partono da una base tecnica superiore rispetto alla nazione che ha ospitato il Mondiale 2022. Dall’altro lato il boom della Saudi Pro League, dopo lo “storico” mercato-boom dell’estate 2023, tarda a materializzarsi. Stelle di ogni grandezza sono approdate in Arabia, ma al momento l’appeal internazionale del campionato non è decollato.
Tuttavia, si sa, a fare notizia non è mai il cane che morde l’uomo, bensì il contrario… Così se lo sbarco di Cristiano Ronaldo in Arabia fece clamore, molta più risonanza ha avuto l’arrivo di un giocatore arabo in Europa. L’acquisto da parte della Roma di Saud Abdulhamid la scorsa estate scatenò non poche perplessità negli addetti ai lavori, ma anche presso i tifosi giallorossi.
Ranieri e la “sfida impossibile”: il coraggio paga, tifosi della Roma in visibilio
Perplessità diventata sconforto dopo le prime uscite dell’esterno destro arabo, parso lontano dal livello tecnico-tattico del calcio occidentale. Almeno fino all’arrivo in panchina di Claudio Ranieri, che sembra aver prodotto un altro miracolo. Dopo aver riportato serenità nell’ambiente e qualche risultato incoraggiante, Sir Claudio ha avuto anche il coraggio di lanciare Saud. Venendo ripagato.
Il 3-0 al Braga che ha riacceso le chances della Roma di evitare i playoff di Europa League è stata infatti la serata di tanti giocatori finora nel mirino della contestazione. A Lorenzo Pellegrini sono stati per una volta risparmiati i fischi, ma ancora meglio è riuscito a fare Saud, la cui prestazione ha suscitato applausi convinti e parecchia meraviglia.
La notte speciale dell’ex oggetto misterioso: la Sud scopre un nuovo idolo
Approfittando dell’assenza per infortunio di Celik, il saudita ha colto al volo l’occasione sfornando 90 minuti di spinta inesauribile, velocità, un più che discreto senso tattico e un’intraprendenza che il popolo giallorosso non vedeva da tempo. Il tutto impreziosito da un gol mix di insospettabili potenza e precisione e dall’espulsione procurata di Matheus. I fischi e le risatine si sono trasformate in applausi, che hanno aperto il sorriso contagioso del ragazzo, sbarcato in Italia con l’etichetta di raccomandato dell’allora ct saudita Roberto Mancini, ma subito adottato dal gruppo per professionalità e impegno in allenamento.
“Da quando sono arrivato l’ho visto come una freccia negli allenamenti. Mi sembrava un peccato non provarlo in partita” le parole di Ranieri nel post-partita. A gennaio a Trigoria a gennaio sbarcherà quasi sicuramente un altro esterno destro, ma quantomeno Saud sembra aver scongiurato il taglio. Peccato che il Mondiale 2034 sia così lontano…