Pazzesco tradimento al Napoli a distanza di anni: stufo della prigione dorata, folle idea per la Champions
Un ingaggio da favola non fa (sempre) la felicità: dopo anni di anonimato calcistico l’ex bandiera è pronta per un clamoroso ritorno in patria.
Vedi Napoli e resti stregato. Quante volte i visitatori del capoluogo campano sono stati vittima di un qualcosa di molto simile alla Sindrome di Stendhal? Sarà quel mare speciale, sarà il calore della gente o le bellezze artistiche e il patrimonio culturale, fatto sta che dopo che si è stati nel Golfo una volta tornarci è d’uopo.
Calcisticamente parlando sono tanti i giocatori che, pur avendo dovuto chiudere per i motivi più diversi la fetta di carriera più o meno lunga trascorsa con addosso la maglia azzurra, non sono riusciti a… togliersi la stessa metaforicamente parlando, trovandosi con una vera e propria seconda pelle addosso.
Italiani o stranieri, del nord o del sud, la sensazione è capitata a molti e spesso a prescindere dai risultati ottenuti anche se è chiaro che avere vinto qualcosa di importante o aver fatto parte di annate giocate ad alto livello non possa che aiutare quel rapporto di simbiosi con il popolo napoletano condiviso da molti campioni del pallone.
Il caso più eloquente è quello di Dries Mertens. L’amatissimo Ciro lasciò Napoli nell’estate 2022, proprio alla vigilia della cavalcata scudetto, dopo esserne diventato il miglior marcatore della storia. Nel contratto con il Galatasaray, tuttavia, il belga fece inserire anche alcuni benefit molto particolari, tra i quali una serie di biglietti aerei per tornare a Napoli come e quando lo volesse.
Da idolo a traditore: l’ex capitano pronto allo strappo più inaspettato
Certo, non per tutti vale la stessa cosa. Gonzalo Higuain è stato l’idolo del Maradona, all’epoca San Paolo, ma il passaggio alla Juventus lo ha trasformato in traditore, e anche l’addio di Kalidou Koulibaly, anch’egli volato via pochi mesi prima della campagna scudetto, ha provocato amarezza nei tifosi. Un capitolo a parte lo merita chi di Napoli è figlio.
In maglia azzurra, infatti, i profeti in patria sono ancora più rari di quanto accada altrove, sul piano calcistico e non solo. Sarà per la pressione di dover rappresentare la propria gente, fatto sta che ben pochi napoletani hanno avuto successo dalle parti di Fuorigrotta. Il più illustre di tutti ha fatto parte dell’”epurazione” generale pre-scudetto e di lui si sono quasi perse le tracce calcistiche. Ora, però, Lorenzo Insigne sembra pronto per il grande ritorno.
Un campione d’Europa per la Champions: il mercato di gennaio si accende
Al termine di un’altra stagione amara con il suo Toronto FC, l’ex capitano del Napoli starebbe meditando sulla possibilità di tornare a giocare in Serie A liberandosi dalla prigione dorata a livello economico, ma povera sul piano tecnico, vissuta in Canada. A 33 anni e con il contratto in scadenza nel 2026 le prossime due sessioni di mercato potrebbero offrire l’occasione buona per il coming back to Europe.
La proposta giusta potrebbe arrivare proprio da un… napoletano, ovvero l’allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino. I viola stanno disputando la miglior stagione della propria storia da oltre 50 anni a questa parte e quasi a metà campionato il sogno Champions è più vivo che mai. A gennaio il presidente Commisso potrebbe decidere di fare un regalo al proprio allenatore e l’esperienza e la classe di Insigne potrebbero essere l’ideale per completare un pacchetto esterni forte, ma giovane. La classica ciliegina sulla torta in grado di assicurare gol e giocate di qualità, anche part time. E per provare a essere profeti in patria c’è sempre tempo il 9 marzo, quando si giocherà Napoli-Fiorentina…