Interviene la polizia e sequestra tutto | Blitz shock e la decisione: “Stop alla Nazionale”
Un nuovo scandalo travolge il calcio internazionale: le indagini scoperchiano il torbido, squalifiche a pioggia e carriere compromesse.
Discussioni di stampo arbitrale assortite e qualche allenatore sulla graticola. Questo è il “menu” a livello di polemiche e alta tensione presentato dal calcio italiano quando la boa di metà stagione non è più così lontana. Un bilancio che verrebbe da definire soddisfacente pensando al recente passato.
Giusto un anno fa di questi tempi, infatti, ci si era appena messi alle spalle, o almeno si era provato a farlo, la bufera legata allo scandalo-scommesse scoppiata a ottobre e arrivata a coinvolgere alcuni dei giovani più in vista del movimento tricolore.
Nicolò Fagioli e Sandro Tonali hanno pagato perdendo di fatto l’intera stagione, ma oggi sono tornati. L’ex milanista è nuovamente un punto di forza della nazionale, lo juventino sembra destinato a cambiare aria a breve. L’addio, anche ai colori del cuore, non è però niente se rapportato a quanto vissuto.
Il documentario “Fragili” trasmesso da Prime Video ha fatto luce sul tunnel in cui Fagioli era precipitato e su come cambiò il rapporto con i compagni di squadra. Quello vissuto dal centrocampista piacentino è stato un vero e proprio dramma, comune a tanti altri calciatori affetti da ludopatia, ma solo meno famosi.
Giocate anomale sulla gara di Coppa: le indagini portano alla luce lo scandalo
Qualcosa di molto simile accadde nel 2017 non molto lontano dall’Italia, a San Marino. La realtà calcistica del Titano ne uscì non meno stravolta rispetto a quanto avvenuto in Italia, dal momento che nello scandalo furono coinvolti giocatori di primo piano, che andarono incontro a squalifiche anche più pesanti, se non definitive.
Tutto iniziò da un flusso anomalo di scommesse sulla partita del 15 marzo 2017 tra San Giovanni e Virtus, valida per la Coppa del Titano. Dal nord al sud d’Italia si registrarono vincite superiori ai 300.000 euro, ma il marcio che c’era dietro fu scoperto piuttosto rapidamente dall’intervento della polizia.
Ludopatia, la colonna della nazionale finisce nel tunnel: “Ora ne sono uscito”
Gli squalificati furono 24 tra presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori e tra questi anche Carlo Valentini, punto fermo della nazionale sammarinese con 46 presenze. I 13,5 mesi di squalifica posero però la parola fine in via definitiva alla sua carriera internazionale, impreziosita anche da una manciata di presenze nei preliminari di Champions League con Murata e Tre Penne.
Intervistato da ‘Il Messaggero’, Valentini è tornato a parlare dell’incubo vissuto: “Fin da quando avevo 17-18 anni scommettevo su tutto, eccetto che sulle mie partite. Aver perso la nazionale mi fa male, sono stato affetto da ludopatia, ma ne sono uscito”. Secondo l’ex nazionale sarebbe opportuno rimodulare le sanzioni: “Vedere coinvolti giocatori famosi fa effetto, io dico che le regole vanno rispettate, ma le squalifiche sono spropositate. Si potrebbe gestire il tutto con multe o con iniziative per la riabilitazione che possono aiutare chi è ancora nel giro a uscirne”.