Mou, la rivelazione devastante: “Mi uccidono” | L’allenatore chiede aiuto: “Lasciatemi in pace” | Tutti i suoi fan in allarme
L’avventura del tecnico portoghese in Turchia prosegue tra alti e bassi: l’appello imprevisto mette in ansia i suoi tifosi.
La quiete, anzi l’esaltazione, dopo la tempesta. José Mourinho avrebbe sperato in questo in virtù dei buoni risultati che il suo Fenerbahçe sta inanellando da alcune settimane tanto in campionato, dove la distanza dalla vetta si è assottigliata, quanto in Europa League.
Già, perché di momenti in cui tutto sembra girare storto lo Special One ne ha vissuti diversi durante i primi mesi dell’avventura professionale che il tecnico portoghese ha deciso di approcciare pochi mesi dopo il traumatico esonero subito dalla Roma.
Dalla precoce eliminazione dalla Champions League, senza neppure approdare alla nuova League Phase, fino ai primi risultati negativi in campionato e in Europa, senza trascurare le immancabili polemiche arbitrali accese da Mou dopo qualche direzione arbitrale non soddisfacente.
Da buon ultimo, ma solo in ordine cronologico, il durissimo attacco a tutto il sistema calcistico turco di cui Mister Triplete è stato protagonista solo poche settimane fa. Proprio quando l’esonero sembrava imminente, tuttavia, il vento è iniziato a cambiare. I risultati stanno arrivando, al punto da far pensare che non si tratti di una coincidenza.
Sconfitte, polemiche e strategia comunicative: Mourinho alla conquista di Istanbul
Che Mourinho sia riuscito ancora una volta nell’intento supremo, ovvero quello di compattare dalla propria parte il gruppo squadra contro tutto e tutti, per far sentire di meno il celeberrimo “rumore dei nemici”? Una tattica che si è rivelata vincente in diverse altre esperienze da allenatore del profeta di Setubal, che sembra ancora ben lontano dalla pace con i media turchi.
Non è casuale allora che l’ultimo “show” mediatico sia arrivato dopo una vittoria che ha avvicinato la vetta della classifica occupata dal Galatasaray. Del resto Mourinho è questo: quando si perde l’attenzione va spostata su altro, ma lo stesso accade quando i risultati sono favorevoli, proprio per isolare la squadra.
L’appello che non ti aspetti: tifosi e giornalisti in ansia per lo Speciale One
“I media locali mi uccidono anche quando vinco, dovreste darmi un po’ di merito” la frecciata dello Special One dopo il successo sul Gaziantep. “I club e i giocatori per evolversi hanno bisogno anche della stabilità dei propri allenatori, della loro filosofia”. Poi c’è stato spazio per un vero e proprio appello: “Datemi un po’ di riposo, lasciatemi lavorare in pace”.
Chissà se i giornalisti locali ed in generale l’intero contesto mediatico che ruota attorno al Fenerbahçe e al calcio turco ascolteranno questa “supplica”. Fatto sta che il nuovo Mou sembra proprio cambiato. La conferma arriva dalla sorprendente respinta di qualunque alibi determinato dal calendario troppo fitto di impegni: “Vale lo stesso per tutte le squadre che sono in Europa. Con panchine di qualità come la mia un allenatore è felice”. Il nuovo Mou è realtà. Strategia o tutto vero?