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Basta calcio, meglio il caffè: l’ex campione taglia tutti i ponti | “Tutto grazie a Buffon”

Gigi Buffon Juventus - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Gigi Buffon Juventus – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il dopo calcio può riservare sorprese anche ai giocatori più affermati: il veterano della Serie A ha voltato pagina grazie a un amico speciale…

Quale partita, tralasciando quelle che hanno portato ad eventuali trionfi in campionati o coppe, è realmente indimenticabile per un calciatore? Quella d’esordio o l’ultima della carriera? Il dibattito è aperto e come spesso accade di fronte a un tema così delicato una risposta univoca non esiste.

La prima gara da professionista rappresenta il coronamento di un sogno, il momento nel quale i sacrifici fatti da ragazzo, ma soprattutto quelli della propria famiglia, trovano un emozionante compimento. Al contrario, l’ultimo match prima del ritiro chiude un cerchio, rappresentando il momento in cui alla memoria affiora tutto ciò che è stato vissuto. Da una parte l’entusiasmo per qualcosa che inizia, dall’altro la malinconia per una lunga parentesi che si chiude.

Perché solo a uno sportivo di alto livello può succedere di trovarsi a ricominciare quasi da zero a 40 anni o poco più. Quando un “comune mortale” è in carriera già da qualche anno, un ex campione si trova davanti a mille dubbi sul da farsi. Cercare di restare nel mondo che li ha resi ricchi e famosi è quasi sempre la prima scelta, ma non tutti si dimostrano tagliati per una seconda carriera nel proprio sport del cuore.

Per questo è in aumento il numero di ex calciatori che scelgono di differenziare i propri introiti. Parlare di calcio in tv permette di restare in contatto con il proprio “habitat”, affiancarci un percorso da imprenditori serve per autostima e… portafoglio. Questo è ciò che ha fatto uno degli idoli recenti dei tifosi della Juventus, vincitore di cinque dei nove scudetti consecutivi conquistati dai bianconeri tra il 2012 e il 2020.

Dalla Champions alla nuova vita da imprenditore: l’ex juventino cambia vita e stupisce tutti

Sami Khedira è stato un centrocampista di ottimo livello, uno dei pochi che nella propria bacheca può vantare un campionato del mondo e una Champions League. Lasciato il calcio nel 2021, pochi mesi dopo la fine della quinquennale avventura alla Juventus, lo abbiamo visto fare il commentatore per Espn e ora per Dazn Germania. Nella nuova vita dell’ex Real Madrid, però, non c’è solo il calcio, bensì un’altra passione magari poco diffusa in Germania, ma scoperta proprio in Italia e diventata una professione.

In un’intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’ Khedira ha infatti parlato del percorso da poco intrapreso di imprenditore nel settore del caffè. L’ex centrocampista ha creato un proprio marchio, Balira, che gestisce assieme a due soci. Chissà però se qualche royalty non sia anche appannaggio di quei tre amici che hanno fatto accendere la lampadina a Sami: Buffon, Chiellini e Bonucci…

Sami Khedira e Giorgio Chiellini ai tempi della Juventus - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Sami Khedira e Giorgio Chiellini ai tempi della Juventus – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Khedira e quella passione trasmessa dalla BBC: “È così elegante…”

“Prima di arrivare a Torino preferivo il cappuccino o il latte macchiato, l’espresso era troppo forte per me – ha confessato Khedira – Alla Juventus, però, ho visto Bonucci, Chiellini e Buffon berlo sempre, dopo pranzo. Lo trovo un rito elegante, così ho comprato la macchina del caffè a casa e mi sono appassionato”. Da quel momento è partita una fase di studio che non deve essere stata troppo lunga, ma che continua ancora oggi…

“Io preferisco un tipo di caffè, ma devo anche capire quello che piace agli altri” ha aggiunto Khedira, la cui mission di coniugare presente e passato è stata sublimata dalla creazione di una serie di gusti ispirati alle città in cui ha giocato: “Per Torino abbiamo optato per un sapore forte con un sentore di cioccolato, ristretto o espresso. Ma a Stoccarda i miei genitori mi dicono che è troppo forte…”. Paese che vai, caffè che trovi. Sempre con il calcio nel cuore.