Pazzesco Sinner, si ritira: “Non ha più stimoli” I Decisione presa dopo la Coppa Davis
Il tennis italiano festeggia trionfi in serie, ma poche ore dopo il bis in Davis arriva la notizia più dolorosa e inaspettata: non si torna indietro.
La differenza tra vittoria e sconfitta è spesso determinata da dettagli e in generale è sempre sconsigliato, oltre che spesso improduttivo, paragonare campioni e competizioni appartenenti a ere diverse. Si tratta di due luoghi comuni legati allo sport, ma anche di due insindacabili verità.
Un’ulteriore conferma arriva dal tennis e dallo sterminato bagno di popolarità che esso sta vivendo in Italia grazie alla generazione di fenomeni che, al maschile come al femminile, sta assicurando risultati mai ottenuti in precedenza.
O quasi. Il trionfo delle ragazze nella Billie Jean King Cup, ex Federations Cup, non è infatti inedito, se è vero che l’Italia aveva già iscritto il proprio nome nell’albo d’oro in ben quattro occasioni nel 2006, nel 2009, nel 2010 e nel 2013. E anche gli exploit dei maschi non sono del tutto mai visti, almeno a livello di nazionale.
Se infatti Jannik Sinner ha già stracciato quasi tutti i record individuali appartenuti alle leggende italiche del passato, c’è voluto il bis in Coppa Davis per fare meglio di un’altra generazione di campioni, quella che negli anni ’70 con Nicola Pietrangeli capitano e in campo Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti trionfò nel ’76 a Santiago del Cile arrivando in finale in altre tre circostanze, senza però più ripetersi.
Sinner, l’inquietudine dopo il trionfo: arriva la decisione più dolorosa
La formula della Coppa era però diversa e all’epoca sfidare gli australiani sull’erba o gli statunitensi sul cemento era una missione quasi impossibile. Molto, insomma, dipende da regolamenti e livello degli avversari, ovviamente senza voler sminuire la portata del capolavoro compiuto da Sinner e Berrettini. Che potrebbe però non ripetersi.
La stagione 2024 del tennis è ufficialmente terminata e per i protagonisti sono scattate le pur brevi vacanze. Lo sguardo è però già proiettato verso la prossima annata. Quella nella quale Berrettini cercherà di tornare a farsi valere negli Slam e che per Sinner dovrà essere quella della consacrazione a livelli altissimi, ma che probabilmente non lo vedrà più impegnato in Davis.
Coppa Davis, si cambia: l’Italia sogna il tris, ma arriva il fulmine a ciel sereno
Il torneo cambierà infatti nuovamente formula, oltre che location. La Final Eight non si terrà più a Malaga, ma probabilmente in Cina, e sarà preceduta dal ritorno all’antica, con l’addio ai round robin e il ritorno dell’eliminazione diretta con quattro singolari e un doppio, probabilmente anch’essi in Cina a settembre. Modifiche sostanziali che potrebbero spingere il numero 1 del mondo a dare forfeit, alla luce del fatto che si giocherà poco dopo gli US Open e che la Final Eight oltre oceano potrebbe arrivare pochi giorni dopo le ATP Finals.
Non c’è ovviamente ancora nulla di deciso, ma la possibile svolta è stata ventilata dallo stesso Sinner e da Volandri a margine della festa di Malaga: “Vediamo come va il prossimo anno…” ha tagliato corto Jannik, mentre il Capitano è stato più dettagliato: “Se Sinner mi dicesse che dopo averne vinte due gli mancano gli stimoli, sarebbe comprensibile. Ma al futuro ci penseremo”. Le altre nazioni attendono sviluppi con inevitabile interesse, ma il magic moment italiano della racchetta assicurerebbe competitività anche senza gli straordinari colpi della Volpe Rossa.