Home » “Dobbiamo operarlo”: crack terribile per il nazionale | Il tecnico svegliato di notte di soprassalto, ora è nei guai

“Dobbiamo operarlo”: crack terribile per il nazionale | Il tecnico svegliato di notte di soprassalto, ora è nei guai

Luciano Spalletti - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Luciano Spalletti – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Piove sul bagnato in casa Italia: dopo il ko contro la Francia in Nations League arriva l’infortunio di un punto fermo. Il ct è nei guai.

Come svegliarsi da un bel sogno e ritrovarsi, se non in un incubo, in uno scenario non certo idilliaco come quello a cui si stava assistendo durante la dimensione onirica. Può essere sintetizzato così lo stato d’animo di Luciano Spalletti al termine della prima fase di Nations League.

Iniziata con ancora negli occhi e nel cuore il flop di Euro 2024, l’avventura degli Azzurri è stata esaltante fino alla partita conclusiva contro la Francia, che avrebbe dovuto certificare il primo posto nel girone, con tanto di corsia privilegiata per la Final Four, ma che ha invece gelato i sogni di tecnico, giocatori e tifosi.

I vice campioni del mondo hanno rimarcato la distanza che separa ancora la nuova e giovane Italia dalle grandi del continente. Il 3-1 di Saint-Denis a settembre era arrivato in condizioni particolari, tra la voglia di riscatto dell’Italia e la delusione post-Europeo di una Francia poco motivata. Nessuna diminutio verso quell’impresa, ma la notte di San Siro ha parzialmente ridimensionato la comunque visibile ripresa dell’Italia.

Nulla di compromesso, comunque, tanto in Nations quanto per quello che resta l’obiettivo principale del biennio, la qualificazione al Mondiale 2026. Vietato sbagliare, l’Italia sarà testa di serie nelle qualificazioni e quanto visto a livello di gioco e individuale negli ultimi due mesi fa ben sperare. A patto che la fortuna ci assista.

Ansia Italia, tegola inaspettata per Spalletti

Se infatti di norma sono gli allenatori di club a vivere con preoccupazioni le soste dei campionati per far spazio alle nazionali, alla luce dell’ondata di infortuni degli ultimi mesi, può capitare anche che i punti di forza di una selezione si facciano male con la maglia dei propri club. Anzi, a livello strettamente aritmetico le possibilità sono superiori, alla luce della brevità delle finestre a disposizione delle nazionali.

Ecco allora che il turno di campionato successivo all’ultima sosta del 2024 ha riservato una pessima notizia a Spalletti, che rischia di perdere a tempo indeterminato uno dei sempre presenti negli ultimi elenchi di convocati. L’Italia e il Tottenham dovranno infatti rinunciare a Guglielmo Vicario, operato alla caviglia a causa di una frattura che ha chiuso in anticipo il suo anno solare.

Gianluigi Donnarumma e Guglielmo Vicario - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Gianluigi Donnarumma e Guglielmo Vicario – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Caviglia ko, Finali di Nations in bilico: Spalletti a caccia di alternative

Alla seconda stagione con gli Spurs l’ex portiere dell’Empoli è ai primi posti delle classifiche di rendimento della Premier, risultando tra i migliori anche nella sfida che la squadra di Postecoglou ha stravinto per 4-0 contro il Manchester City. Pochi giorni dopo quell’impresa ecco però l’infortunio alla caviglia destra, che ha reso necessario l’intervento chirurgico. “Il giocatore sarà valutato dal nostro staff medico per stabilire quando potrà tornare ad allenarsi” recita il comunicato diffuso dal Tottenham.

Vicario è entrato nel giro della nazionale nel settembre 2022 sotto la gestione di Roberto Mancini, scalando lentamente le gerarchie fino a diventare a suon di prestazioni sfornate con l’Empoli prima e il Tottenham poi il secondo di Gianluigi Donnarumma, meritandosi la fiducia di Spalletti per le partite di Nations contro Israele, nella sua Udine, e Francia a San Siro. Ora il lungo stop che spalancherà le porte della titolarità negli Spurs a Fraser Forster e che mette a rischio la partecipazione di Vicario ai quarti di finale di Nations in programma a marzo.