De Laurentiis gongola: ecco cosa ha fatto: glielo invidiano tutti, ma non riescono a farcela
La scorsa stagione è il passato: il Napoli è tornato a correre, De Laurentiis ha un motivo in più per provare a far sognare i tifosi.
Dominante e già lanciata verso uno scudetto storico due anni fa di questi tempi. In crisi nera 12 mesi fa, con un cambio di allenatore già avvenuto. E ora di nuovo a guardare tutti dall’alto. I tifosi del Napoli non si sono certo annoiati negli ultimi tre anni. Le stagioni nelle quali ci si doveva accontentare di lottare per un posto in Champions League appartengono ormai al passato.
Aver vissuto un’annata così deludente con lo scudetto sulle maglie resterà a lungo un rimpianto per i tifosi e per lo stesso presidente De Laurentiis. Ora però è tempo di guardare avanti, anche perché lo stesso ADL ha cercato di farsi perdonare attraverso una sessione di mercato piena di fuochi d’artificio, dopo aver puntato su una certezza per la panchina.
L’era Antonio Conte è iniziata con l’obiettivo minimo di tornare in Champions League. Fin troppo ovvio, però, come alla luce della bella partenza provare sognare sia d’uopo, anche perché la prima mancata partecipazione alle coppe della gestione De Laurentiis è un vulnus che può essere lenito solo cercando di… capitalizzare la cosa rispetto a chi, quest’anno, le fatiche delle nuove coppe le avrà.
Insomma, l’occasione per tornare ai vertici del calcio nazionale è quasi irripetibile e se davvero l’impresa riuscisse la società potrà bissare il vanto del 2023, quando lo scudetto arrivò grazie a una gestione virtuosa dei conti. Il bilancio 2024 rappresenta in questo senso un fiore all’occhiello per De Laurentiis, che dopo le sofferenze del post-Covid è tornato ad eccellere nella propria specialità: vincere o comunque restare in quota con i bilanci in ordine, se non in attivo.
I numeri consacrano il Napoli: con queste cifre si può davvero sognare
Un “sogno” per i blasonati club del nord, che è invece realtà dalle parti di Castelvolturno. I dati sul bilancio del Napoli chiuso il 30 giugno 2024 sono pubblici e fanno riflettere. Come riportato da Calcio e Finanza l’utile è pari a 63 milioni, appena 16,7 in meno rispetto a quello record del 2023, pari di 79,7 milioni. Il fatturato è stato invece pari a 328,2 milioni di euro, contro i 359,2 milioni al 30 giugno 2023. Sostanzialmente immutati i costi, passati da 242,5 a 244,4 milioni.
Ammortizzati anche gli effetti del post-scudetto, almeno quelli legati a salari e stipendi del personale, con costi pari a 116,4 milioni rispetto ai 111,2 milioni del 2022-23, di cui 94,2 milioni come compensi dei giocatori (89,7 nel ’22-23). Inevitabilmente in aumento le cifre legate ai compensi per gli allenatori, passati da 7,2 a 8,8 milioni di euro e zavorrate dai tanti cambi della passata stagione.
Napoli, De Laurentiis si frega le mani: addio in vista per finanziare il mercato
I più attenti avranno già intuito come non si tratti di dati del tutto inaspettati, essendo riferiti a un anno solare che ha visto il Napoli muoversi ben poco sul mercato, dove anzi si sono registrate importanti plusvalenze con Kim, Lozano e Elmas, e impegnato in Champions fino agli ottavi. Facile immaginare che il bilancio 2025 sarà meno roseo, tra il pesante ingaggio di Conte, l’assenza delle coppe e l’esposizione sul mercato in entrata, non bilanciata, al momento, da adeguate cessioni.
Almeno in parte, comunque, i danni di un’annata-no sono stati contenuti e l’utile rappresenta fieno in cascina in ottica 2025. Un esercizio che, nei sogni di tifosi e società, potrebbe anche essere appesantito dai premi-scudetto, ma magari anche alleggerito dalla cessione di Victor Osimhen, l’ex idolo il cui ricordo si sta facendo sempre più sbiadito…