“Lei è un giornalista qui?”: Ranieri fulmina tutti alla prima conferenza | Post-Napoli bollente, il tecnico non le manda a dire
Il Ranieri III parte con una sconfitta: ambiente Roma nel caos, anche il nuovo allenatore perde la pazienza.
Se non male, scialba la prima per Claudio Ranieri. La terza avventura del tecnico testaccino sulla panchina della Roma si è aperta con una sconfitta di misura sul campo del Napoli capolista, che conferma, se ce ne fosse stato bisogno, del grande lavoro che attende il quarto allenatore giallorosso nell’anno solare.
L’ultima, salvo sorprese, esperienza in panchina della carriera di Ranieri, che dalla prossima estate assumerà il ruolo di consigliere dei Friedkin, potrebbe non avere un obiettivo concreto di classifica, ma non per questo si annuncia meno priva di insidie sul piano tecnico e psicologico.
Se infatti sembra difficile immaginare che la Roma possa essere risucchiata nella lotta per non retrocedere, così come già a novembre appare complicato fissare l’obiettivo di risalire verso la zona Europa, alla luce anche del passo sostenutissimo tenuto dalle prime della classe, una società di questo tipo non può certo accontentarsi dell’anonimato.
Puntare su Europa League e Coppa Italia resta una possibilità, ma come si dice anche fin troppo spesso vincere aiuta a vincere e viceversa, ovvero una serie di risultati negativi non fa che trasmettere negatività e sfiducia a tutto l’ambiente. A Roma il concetto può valere ancora di più e comunque in ogni caso il primo obbligo non può che essere quello di guardarsi le spalle.
Roma sempre più giù: Ranieri non dà la scossa
A Napoli si è vista una Roma basica dal punto di vista tattico ed essenzialmente preoccupata di non perdere, più che di provare a vincere. Forse era inevitabile fosse così, ma una volta in svantaggio la squadra non ha trovato il coraggio e neppure le idee per provare a rimontare la capolista. Una sconfitta quasi fatalista, quindi, che Ranieri ha commentato con il volto scuro, districandosi tra le tante domande ricevute, alcune delle quali pungenti.
L’eco di consensi seguente alla conferenza stampa di presentazione è già svanita. Del resto quando dalla teoria si passa alla pratica anche la stampa può diventare impietosa, a prescindere che davanti ci si trovi un tecnico alle prime armi o un mister esperto di mari in tempesta come Ranieri. Fatto sta che, dopo diverse domande di natura tattica, Ranieri è sbottato di fronte ad un interrogativo sui mali “interiori” della sua Roma.
Ranieri e il botta e risposta con il giornalista: Roma ad alta tensione
“Come sta la squadra di testa? Ci sono scorie dopo i tanti cambi di allenatore?” la domanda alla quale Ranieri ha reagito con prontezza, scomodando un paragone ‘illustre’: “Posso farle una domanda? Lei è un giornalista qui a Napoli? Come andava il Napoli l’anno scorso, tutto bene? Purtroppo il calcio è uno sport di squadra. Quando i giocatori si incupiscono non sono più liberi e non si divertono più”.
Una replica decisa, ma comunque nel pieno rispetto dell’educazione e della classe che non hanno mai fatto difetto a Ranieri in tutte le avventure della carriera, in Italia e all’estero, sia perdenti che vincenti. Chissà allora che anche dalla prestazione del Maradona Sir Claudio non riesca a trovare qualche segnale confortante per ricostruire il morale del gruppo: “Dobbiamo cercare di riportare i giocatori ad avere fiducia in loro stessi e poi di aiutare la squadra. La luce si vede e dobbiamo insistere su questa linea” ha concluso il tecnico.