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Roma, ora la parola passa agli avvocati: “Niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale”

Tifosi Roma - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Tifosi Roma – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

A Trigoria è cambiato tutto: merito del ritorno di Ranieri, ma non solo. Il proclama della società segna l’inizio di una nuova era.

Una stella polare chiamata Claudio Ranieri. Il nuovo corso della Roma è partito durante l’ultima sosta della Serie A del 2024, il calendario che attende il terzo tecnico della già travagliata annata giallorossa è da brividi. Ma nessuno ci pensa.

Fare paragoni è sempre spiacevole, ma come si sarebbe approcciato l’ambiente al tris di partite dal coefficiente di difficoltà altissimo con cui la stagione è ripartita se in panchina ci fosse ancora Ivan Juric? Quantomeno con scetticismo e la paura di affondare ancora di più in Serie A oltre che nella maxi-classifica di Europa League.

Timore che è a tutti gli effetti ancora vivo, ma nello sport, come nella vita, a volte basta cambiare il punto di vista affinché un problema venga visto in modo diametralmente opposto. Così quelli che erano ostacoli insormontabili prima oggi lo sono ancora, ma la vulgata popolare sostiene che “affrontare avversari così mette stimoli e Ranieri saprà cosa e come fare”.

Merito del romanismo di Sor Claudio, già palesato a tonnellate durante la conferenza stampa di presentazione. Un senso di appartenenza che ha già pervaso l’ambiente, estendendosi ben oltre il cuore pulsante della tifoseria. Quello che ha già preso d’assalto i biglietti disponibili per la sfida contro il Tottenham e che garantirà il solito esaurito all’Olimpico contro l’Atalanta.

La Roma e l'”effetto Ranieri”: aria nuova in società

Ma non solo. Anche in società la ventata di serenità e normalità portata da Ranieri già diversi giorni prima del debutto-ter sulla panca giallorossa è ben visibile. In attesa che prenda forma il “miracolo”, ovvero che Dan e Ryan Friedkin tornino in città accettando l’idea di prendersi qualche fischio, magari prima di spiegare pubblicamente le proprie strategie, il management giallorosso ha scoperto un’insospettabile loquacità.

Non che Florent Ghisolfi, il direttore sportivo arrivato a Trigoria la scorsa estate, non avesse mai parlato prima (in francese). Però già nello sguardo e nei concetti espressi dal dirigente al Social Football Summit sono ben visibili le tracce dell’inizio della nuova era: “ Il club aveva bisogno di uno come lui come nell’organizzazione. Porterà al club la sua calma, la sua serenità, la sua esperienza”. Serenità, appunto, quella che sembra aver già pervaso i corridoi di Trigoria, al punto che dal club ci si è spinti ad affrontare temi inesplorati o quasi.

Il sindaco Gualtieri, l'assessore Veloccia e l'avvocato Vitali - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Il sindaco Gualtieri, l’assessore Veloccia e l’avvocato Vitali – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Roma, torna l’entusiasmo: le parole che fanno sognare i tifosi

Quando la parola è infatti passata all’avvocato della società, Lorenzo Vitali, ecco tornare d’attualità il tema-stadio. Dopo mesi di silenzio, durante i quali l’intero ambiente è stato travolto da questioni ben più urgenti, Vitali ha fatto capire quanto il progetto, oltre che ben avviato, sia ambizioso: “Non c’è uno stadio nuovo in Italia arrivato al punto dove siamo noi. È una sfida, ma siamo pronti a fare la nostra parte”. Poi, ecco la promessa “da titolo”: “Può essere considerato l’edificio privato più importante costruito in Italia dalla Seconda guerra mondiale”.

Parole che, pronunciate qualche giorno fa, sarebbero magari scivolate addosso ai tifosi. L’effetto-Ranieri è però anche questo, dal momento che sui social l’uscita di Vitali è stata accolta come un segno di speranza. Che i Friekdin stiano davvero lavorando nell”’ombra” per costruire una grande Roma, dentro e fuori dal campo? “I romanisti hanno sentito troppo volte la storia dello stadio, ma stavolta grazie ai Friedkin sarà realtà. Andremo live 24 ore al giorno per 7 giorni su 7” ha concluso Vitali. Il futuro è già tornato a non fare più paura. Grazie a un presente più rassicurante.