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“Mi impedisce di vedere mio figlio”: la bomba arriva in Procura, il campione va a gamba tesa sulla ex

Tribunale - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Tribunale – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il calcio italiano è scosso da una drammatica vicenda che coinvolge uno dei calciatori più amati dai tifosi: scoppia la lite pubblica.

Una vita familiare serena è il primo ingrediente per un percorso professionale proficuo, favorito dal fatto di potersi concentrare solo sulla propria attività scongiurando il rischio di distrazioni legato a dinamiche assai più importanti, ma che possono nuocere sul rendimento.

Era questo uno dei capisaldi della mentalità di Giampiero Boniperti, bandiera della Juventus da giocatore e poi presidente “all’antica” nei gloriosi anni dell’epopea di Giovanni Trapattoni in panchina, durata quasi 15 anni al netto della parentesi interista del tecnico di Cusano Milanino.

Non a caso Boniperti preferiva mettere sotto contratto giocatori che fossero già sposati, anche in giovane età, con il chiaro obiettivo di evitare proprio quelle distrazioni quasi fatali per un calciatore ricco e magari di bell’aspetto, che avrebbero potuto ripercuotersi a cascata su tutta la squadra.

Oggi la situazione è molto cambiata rispetto a quei tempi e tali rischi si sono moltiplicati. I calciatori sono vere e proprie star dello spettacolo, la cui vita privata, in particolare nel caso dei giocatori più forti e famosi, è data in pasto quasi quotidianamente alla curiosità di tifosi o semplici amanti del gossip.

Dalla nazionale al dramma: la vicenda personale del campione viene a galla

In fondo, però, anche chi ci sa fare con un pallone è un uomo come gli altri e come tale può vivere momenti delicati legati a malattie di congiunti o a crisi coniugali destinate a lasciare segni profondi, in particolare quando vengono coinvolti i figli. In casi come questi ogni considerazione circa popolarità e conto in banca perde valore.

Una storia come tante che riguardano la gente comune è venuta alla luce del sole coinvolgendo uno dei protagonisti del campionato di Serie A, nonché nel giro della nazionale italiana. Una vicenda dolorosa che dovrà essere gestita con cura e tatto da tifosi, allenatore e compagni di Ivan Provedel. Il portiere della Lazio ha infatti denunciato l’ex compagna.

Ivan Provedel - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Ivan Provedel – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Lui accusa, la ex risponde: il botta e risposta diventa un caso

A riportare la notizia è ‘La Repubblica’, secondo la quale l’ex estremo difensore di Chievo e Spezia, già convocato in azzurro da Spalletti, si è rivolto alla Procura di Roma perché Giuditta Capecchi gli impedirebbe di vedere il figlio di tre anni nato dalla loro relazione. La vicenda partirebbe dal fatto che non vengano rispettati “gli accordi sulla gestione del tempo con il bambino, ostacolando la possibilità del calciatore di mantenere un legame con il figlio” osservano i legali del portiere.

I termini virgolettati chiariscono come si tratti di una questione con contorni drammatici, che certo Ivan avrebbe preferito far restare nell’alveo privato. La denuncia sviluppa una documentazione molto dettagliata per descrivere che Provedel avrebbe incontrato nel vedere il figlio. Gli inquirenti sono al lavoro, ma a stretto giro è arrivata la secca replica del legale di Capecchi: “L’affermazione non solo è falsa, ma anche calunniosa – spiega l’avvocato Lorenzo Pellegrini – La signora Capecchi non ha mai ostacolato la frequentazione da parte del padre ed anzi ne ha sempre favorito gli incontri. Di contro, ha più volte richiamato ai propri doveri genitoriali il padre”. Accuse e controaccuse, con sullo sfondo una giovane vita: ce n’è abbastanza per far passare in secondo piano una sconfitta o un gol subito.