“La legge migliore è quella italiana”: elogio inatteso, e i controlli vanno a tappeto su tutto il territorio
Il calcio italiano è tornato a fare scuola a livello europeo: spunta un nuovo endorsement a sorpresa, cambiano tutti gli scenari.
Gli avversari più fieri? Possono diventare con il tempo i migliori amici ed addirittura estimatori. Certo, può accadere anche il contrario, ma spesso nella vita capita che da un’incomprensione o da una critica feroce possano nascere i presupposti per sviluppare un rapporto del tutto differente.
Il concetto può valere anche per il mondo del calcio, dove storicamente i livelli di polemica, ma anche di permalosità, sono molto alti, ma dove sull’altare della convenienza reciproca o di interessi in comune da portare avanti anche il peggior nemico può trasformarsi nel più fedele degli alleati.
È la politica sportiva, nella quale, proprio come accade per la sua… sorella maggiore, la mappa di rapporti di forze, amicizie e alleanze è estremamente variabile. Nel mondo del pallone può accadere tra club della stessa nazione, ma pure di federazioni differenti, ancora di più nell’epoca del calcio business e delle società per azioni.
Si pensi al caso del Paris Saint-Germain e della Juventus, nemici giurati quando l’allora presidente dei bianconeri Andrea Agnelli aderì al progetto Superlega ed ora tornati in buoni rapporti, con tanto di rientro della società torinese all’interno dell’Eca. Ebbene, anche tra calcio italiano e spagnolo sembra essere nata una sintonia del tutto inattesa…
Da grande nemico agli elogi pubblici: il calcio italiano scopre un nuovo alleato
Il presidente della Liga Spagnola, Javier Tebas è stato infatti per anni uno dei nemici giurati della Serie A, criticata in maniera aspra all’epoca della clamorosa fuga di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid per approdare proprio alla Juventus. Il tempo però appiana le ruggini così oggi il super-manager spagnolo si è speso in elogi sperticati nei confronti del “modello calcio italiano”, definito esempio da seguire nella lotta ad una delle piaghe più inquietanti per il mondo del pallone a livello planetario.
Intervenuto al Social Football Summit svoltosi presso lo Stadio Olimpico di Roma, Tebas si è soffermato su alcune delle tematiche più scottanti inerenti al futuro del calcio mondiale, prendendo a sorpresa come esempio proprio l’Italia nella lotta ormai senza quartiere alla pirateria, un danno enorme per broadcasters e club: “La normativa italiana del 2023 è la migliore in assoluto nella lotta alla pirateria” la ‘sentenza’ di Tebas, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’.
Liga-Serie A: nasce il nuovo asso per “salvare” il calcio europeo
“Ogni volta che parlo di questo tema cito la legge italiana – ha aggiunto Tebas – Da noi il 60% delle risorse investite nei media è proprio per la lotta alla pirateria, ma il modello siete voi”. E sul tema il numero 1 della Liga ha poi incontrato presso Palazzo Madama il presidente della Lazio Claudio Lotito, ovvero uno dei principali promotori al Senato proprio della legge anti-pirateria.
Il dialogo, secondo Adnkronos, si sarebbe poi esteso ad altri temi cruciali, quali il fair play finanziario e il ruolo dei procuratori. In generale uno scambio di vedute sulla politica sportiva e sulla sostenibilità economica di tutto il sistema. I tempi delle critiche sono lontani, oggi Tebas è un “amico” della Serie A. La posizione sulla Superlega, però, è rimasta la stessa…: “Con la Superlega la differenza tra più e meno ricchi diventerà abissale e questo porterà alla distruzione dei campionati europei, il cui modello non può essere messo in discussione” ha chiosato Tebas.