“Mi sembra fuori luogo”: Lotito non si contiene e dice tutto | La verità del Presidente spiazza i tifosi
Partito a fari spenti, il nuovo ciclo della Lazio promette scintille, ma l’inattesa uscita del presidente frena gli entusiasmi.
Dalla contestazione alla tregua. E visti i chiari di luna estivi, si può tranquillamente parlare di uno sviluppo insperato, se non di un vero e proprio miracolo sportivo. Guai, però, a usare questa espressione con il presidente Claudio Lotito, incrollabile sostenitore della cultura del lavoro.
Nulla nasce per caso nella mentalità del numero uno della Lazio, che ha ormai scollinato il traguardo dei 20 anni alla guida di un club che sotto la sua gestione non ha (ancora) coronato il sogno di vincere il terzo scudetto della storia, riempiendo però la bacheca in maniera piuttosto soddisfacente.
Chi l’avrebbe mai detto, ripensando alla condizione pre-fallimentare in cui il Presidentissimo rilevò il club? Due partecipazioni alla Champions League, più un preliminare perso, il sogno scudetto cullato nel 2020 fino allo scoppio della pandemia e un discreto manipolo di Coppe Italia e Supercoppe rappresentano il bilancio lotitiano a livello di titoli.
Ciò che sta a cuore al numero uno biancoceleste è però di aver risanato i bilanci e di aver messo in piedi una società da anni senza debiti e la cui prossima mission sarà il rilancio del settore giovanile e la creazione di un nuovo ciclo vincente e duraturo per la prima squadra, dopo che la scorsa estate si è deciso di voltare pagina.
La nuova Lazio vince e diverte: Lotito si gode la rivincita
Le partenze di capitan Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto sembravano il preludio ad una lunga fase di transizione e furono alla base della feroce contestazione andata in scena nei confronti di società e presidente lo scorso giugno. Cinque mesi dopo la Lazio è la rivelazione del campionato, vede vicinissimo il primo posto, diverte e si diverte grazie al gioco di Baroni e alla freschezza portata dai tanti nuovi acquisti.
I cori contro Lotito all’Olimpico non sono spariti, ma si sono quantomeno diradati. Abbastanza per godersi la rivincita, invece il presidente biancoceleste è andato ancora controcorrente. Intervenuto al Gran Galà del Calcio Italiano a Latina Lotito ha glissato sul nuovo clima che si respira allo stadio e in generale all’interno della tifoseria, preferendo concentrarsi sui risultati della squadra.
Dicotomia Lazio: i tifosi sognano, Lotito no. Le frasi che gelano la piazza
Il tutto senza cavalcare l’entusiasmo, semmai vestendo i panni del pompiere: “Speriamo di continuare il percorso con questo clima favorevole, mantenendo quell’atteggiamento umile e quello spirito di gruppo che possono farci raggiungere l’obiettivo e dare soddisfazione ai nostri tifosi. Possiamo ancora migliorare, ma dobbiamo mantenere equilibrio”. Poi, ecco la frase di rito, che gela i sogni della tifoseria: “Parlare di scudetto ora mi sembra fuori luogo, siamo solo all’inizio”.
Nulla di nuovo, insomma, perché l’obiettivo principale resta sempre lo stesso. Fare della Lazio un modello, a prescindere dai risultati: “Sono convinto che con questo atteggiamento la Lazio potrà tornare a essere un club di riferimento. Se proprio bisogna sognare, meglio farlo su qualcosa di… concreto, come il nuovo stadio: “Avrà un valore architettonico e organizzativo. Ci saranno cose lotitiane” assicura il Presidente. Il vento è cambiato: come avrebbe preso la tifoseria sei mesi fa una chiosa del genere?