Fatto un ‘papà’, se ne fa un altro: Casting CEO, in casa Roma è corsa a tre | Ma c’è un preferito
Il ritorno di Ranieri ha segnato la svolta: soffia ancora vento di novità a Trigoria, i Friedkin pronti alla scelta più delicata.
La Roma non si può (ri)fare in un giorno, ma il primo, pesante mattone è stato messo. Per il presente e per il futuro. È questa la convinzione che si sta facendo largo presso il popolo giallorosso pochi giorni dopo il secondo ritorno di Claudio Ranieri.
Sono bastate le prime parole del tecnico testaccino in conferenza stampa per ridare fiducia e speranza a una tifoseria comprensibilmente spaesata e preoccupata dagli accadimenti degli ultimi 10 mesi. Dai risultati del campo, in costante peggioramento, alla gestione delle ultime sessioni di mercato, fino alle incertezze societarie.
In particolare è quanto detto da Ranieri durante la presentazione riguardo ai Friedkin a far sperare che una svolta sia davvero imminente, se non altro nei rapporti tra la proprietà e la tifoseria. Migliorarli significherebbe allentare il clima di tensione che si respira attorno alla squadra, magari se nel frattempo con il nuovo-“vecchio” allenatore iniziassero anche ad arrivare i risultati.
Il presunto disimpegno dalla Roma da parte dell’attuale proprietà dopo l’acquisto dell’Everton sembra essere un’indiscrezione priva di fondamento, o quantomeno la prospettiva non pare imminente. Prova ne sia che tutto sembra essere finalmente pronto per l’inserimento all’interno dei quadri dirigenziali giallorossi di una figura apicale, che manca da ormai troppo tempo.
Roma, finalmente ci siamo: la svolta tanto attesa è in arrivo
Come riportato da ‘Il Messaggero’ il lunghissimo casting per l’individuazione del nuovo CEO è alle battute conclusive. La ricerca avviata dai Friedkin da ormai due mesi, che ha coinvolto anche un’agenzia specializzata nel reclutamento di dirigenti, ha ristretto il cerchio a tre nomi, due dei quali ben conosciuti dagli appassionati di calcio, più un altro a secco di esperienze dirette in club.
L’incarico è vacante dallo scorso 22 settembre, quando Lina Soulokou decise di rassegnare le dimissioni dopo la feroce contestazione subita dalla tifoseria in seguito all’esonero di Daniele De Rossi. Era, quello, il giorno del debutto in panchina di Ivan Juric, coincidenza che si sarebbe rivelata sinistra per la negativa gestione del tecnico croato. Ora la successione della dirigente greca è pronta, al punto che la nomina potrebbe avvenire entro la fine di novembre.
Roma, chi sarà il nuovo CEO? Tre candidati e un favorito: i Friedkin scelgono
La corsa a tre coinvolgerebbe Alessandro Antonello, attuale ad corporate dell’Inter, Giovanni Carnevali, storico amministratore delegato del Sassuolo e Marzio Perrelli, ex vice presidente esecutivo di Sky. Antonello sembra essere il favorito, trattandosi della figura con la quale i contatti sono stati avviati da più tempo ed essendo in uscita dall’Inter, complice il rimpasto in dirigenza al quale starebbe pensando Oaktree. Si tratta comunque di professionisti con caratteristiche differenti.
Più manageriali le competenze di Antonello, più strettamente calcistiche quelle di Carnevali, vero e proprio deus ex machina negli anni del “miracolo” Sassuolo. La nomina di Perrelli risponderebbe invece a una logica più legata al marketing e alla comunicazione, complice la sua lunga esperienza nel settore televisivo. La scelta spetta a Dan e Ryan Friedkin, pronti a lanciare ai tifosi, dopo quello di Ranieri, un altro segnale circa l’immutata intenzione di riportare in alto la Roma in classifica, obiettivo raggiungibile solo grazie a una non più differibile ricostruzione dell’organigramma.